(AGI) - Capaci (Palermo), 23 mag. - Il groviglio di lamiere protetto da una teca che ha trovato posto nel Giardino della memoria di Capaci, e' stato l'ultimo protagonista della lunga orazione civile "FalconeeBorsellino" andato in onda stasera su RaiUno. Li' dentro c'e' la 'Quarto Savona Quindici, distrutta dal potente esplosivo - 500 chili di tritolo - che ha devastato 25 anni fa quel tratto d'autostrada e le croma blindate, dilaniando i corpi di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Sara' un giardino frequentato e aperto a tutti.
"Qui dentro c'e' il sangue di mio marito, ci sono le nostre famiglie", ha detto Tina Montinaro, moglie del caposcorta di Falcone. Presenti, accanto a Fabio Fazio, anche i familiari degli agenti tra cui Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, e i figli delle due donne: "Il mio grido di allora un po' si e' assopito, perche' la mafia e' ancora presente e forte".
C'e' anche il presidente del Senato Pietro Grasso: "I 25 anni passati non hanno lenito le ferite, continuano a sanguinare molto. Bisogna ricordare sempre e cercare tutta la verita'. Mai perdere di vista la verita' e la giustizia, qualunque funzione svolgiamo". Tutti insieme alla fine sono andati a piedi sull'autostrada, sul punto in cui avvenne la deflagrazione. Nell'aria le note di "La vita e' bella" eseguita dai musicisti dell'Orchestra giovanile siciliana diretti da Nicola Piovani. (AGI)
Mrg
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