(AGI) - Palermo, 28 apr. - "Anche questo anniversario sara' caratterizzato dalla mancanza di verita' e di giustizia. La nostra richiesta alle massime autorita' dello Stato di rendere pubblici tutti gli atti istruttori relativi al procedimento sui mandanti di Portella istruito negli anni '50 dalla Procura di Palermo, non e' stata ancora accolta nonostante la direttiva Prodi del 2 maggio 1998 di desecretare tutti i documenti attinenti la strage di Portella della Ginestra". Lo afferma l'Associazione dei familiari e dei sopravvissuti della strage di Portella della Ginestra del primo maggio 1947. "In quelle carte - aggiunge - si trovano le ultime e inedite dichiarazioni di Gaspare Pisciotta sui mandanti della strage rese poco prima di essere ucciso nel carcere Ucciardone di Palermo. Non abbiamo ricevuto tutt'ora neanche risposta alla richiesta di rendere pubblici, seguendo l'esempio della Fbi, i fascicoli sui mafiosi, che imperavano in Sicilia nei primi anni del secondo dopoguerra, molti dei quali ebbero rapporti criminali con Salvatore Giuliano, che secondo le ultime ricerche storiche era un uomo d'onore della mafiosa di Montelepre". Fascicoli che "sono ancora oggi depositati negli archivi dell'Arma dei carabinieri e delle questure di Palermo e Trapani, all'interno dei quali molto probabilmente potremmo finalmente trovare le tracce per scoprire la tanta agognata verita'".
Domani alle 10,30, nella Cattedrale di San Demetrio a Piana degli Albanesi sara' celebrata una messa da don Luigi Ciotti e dall'Eparca Giorgio Demetrio Gallaro in suffragio delle vittime. Al termine, la critica d'arte Marina Pizziolo presentera' l'opera pittorica realizzata dall'artista Ettore de Conciliis, in "Omaggio alle vittime di Portella della Ginestra, a Nicola Barbato e ai caduti del movimento contadino di Piana degli Albanesi". (AGI)
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