(AGI) - Palermo, 13 ott. - "Sono stato lasciato solo. Passerelle, promesse e niente altro. Mi sento abbandonato dalle istituzioni e dalla Regione. E sto perdendo la fiducia nello Stato. Se non mi danno segnali concreti, io mi dimetto e mi riprendo la mia vita, oggi assediata dalle minacce, dagli abusivi, dai problemi che sono costretto ad affrontare con i pochissimi mezzi di cui dispone questo Comune e dalle colpevoli assenze di chi dovrebbe fare a ogni livello la propria parte". Lo dice all'AGI il sindaco di Licata (Agrigento) Angelo Cambiano, insegnante di 35 anni, da tempo minacciato e sotto scorta per la sua guerra solitaria contro l'abusivismo edilizio. Lunedi' a mezzogiorno ha programmato una conferenza stampa dove annuncera' le sue intenzioni, compresa quella di rimettere il mandato dopo 14 mesi "in assenza di fatti veri". Al centro delle richieste del primo cittadino l'apertura di una "Questione Licata". (AGI) - Palermo, 13 ott. - Il sindaco di Licata descrive una situazione difficilissima che non riguarda solo le demolizioni riprese a settembre in un clima di tensione. "Oggi non riesco a pagare un'ora di straordinario in piu' ai vigili urbani - spiega - gli stipendi sono a rischio, sono costretto a fronteggiare una gestione fallimentare dei rifiuti, sono riuscito solo per un miracolo a garantire il trasporto dei disabili. E poi scopro che per la vicina Gela", citta' del governatore siciliano Rosario Crocetta, "il Patto per la Sicilia stanzia 600 milioni di euro, mentre per Licata appena 400.000 euro. Stato dove sei? Crocetta dove sei?". Nelle scorse settimane ha incontrato i rappresentanti delle principali istituzioni regionali, ma non sarebbe giunta alcuna risposta concreta. Anche sul versante dell'abusivismo, "sembra che sia solo una questione della mia citta'. Solo qui si fanno demolizioni. Lo Stato e' presente con 80 uomini solo quando si devono abbattere gli edifici: e' giusto farlo, ma occorre dare anche altre risposte e soprattutto bisogna dare il segnale di una severita' che per non apparire iniqua deve colpire tutti coloro che compiono illegalita'. Cosi' oggi non e'", secondo il primo cittadino del grosso Comune alle porte di Agrigento. "Non e' stato insediato neppure - incalza - il comitato regionale per le demolizioni e nessuno risponde di omissione d'atti di ufficio, reato di cui dovrei rispondere io se non ottemperassi alle ordinanze di demolizione". "La verita'? La verita' - si sfoga Cambiano - e' che sono stanco delle pacche sulle spalle, di essere indicato a parole da uomini dello Stato e delle altre istituzioni come un eroe solo perche' faccio una cosa che dovrebbe essere normalissima: applico la legge. Nei fatti, pero', questo 'sindaco-eroe' e' abbandonato a se stesso, dentro una lotta impari tra illegalita' e problemi da risolvere. Ho 35 anni, sono un insegnante, ho una indennita' di appena 1680 euro: ho scommesso sulla politica perche' ci credevo e credevo di potere cambiare le cose. Ma io comincio a non credere piu' allo Stato per il quale sto perdendo la serenita', sto sacrificando la mia famiglia e il mio futuro". Per cui, "se sara' ancora possibile fare il sindaco, se sara' aperta per davvero una 'Questione Licata', allora continuero' il mio percorso, altrimenti getto la spugna e gli altri se ne dovranno assumere la responsabilita'". (AGI)
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