(AGI) - Palermo, 30 mag. - Individuati e sottoposti a fermo da polizia di Stato e Guardia di finanza due 25enni senegalesi, ritenuti gli scafisti dei 600 migranti giunti ieri al molo "Santa Lucia" di Palermo, soccorsi in acque internazionali, venerdi' mattina, dopo essere partiti, giovedi' notte, da Sabrata in Libia. I migranti, 500 uomini, 73 donne, tra cui alcune in stato di gravidanza e 31 minori, erano stati soccorsi, in pieno Mediterraneo, da navi mercantili e subito trasbordati sulla "Bourbon Argos", nave di "Medici Senza Frontiere", oggi giunta a Palermo. La Squadra Mobile, il Gico e la Stazione navale della Guardia di finanza hanno condotto febbrili indagini che, sulla base delle testimonianze rese da numerosi migranti, hanno permesso non solo di identificare i due giovani scafisti, delineandone i ruoli, ma anche di ricostruire le drammatiche fasi della traversata, durante la quale i migranti, segregati e nutriti a "pane e acqua", venivano sottoposti ad ogni genere di soprusi e brutali violenze, anche sessuali: tra gli sbarcati c'era anche una sedicenne stuprata e incinta. Dalle indagini e' emerso che i due "scafisti" si occupavano, rispettivamente, della conduzione dell'imbarcazione con l'ausilio di una bussola e della richiesta di soccorso attraverso un telefono satellitare. Si e' appurato, inoltre, che per la traversata ciascun migrante era costretto a versare circa 1200 dinari libici agli spietati membri di una pericolosa organizzazione criminale di trafficanti di esseri umani.
E ha ormeggiato a Pozzallo intorno alle 9, nave "Dattilo" della Guardia costiera con a bordo 321 migranti. Tra loro numerosi minori, si calcola siano 130. Febbrile attivita' all'hotpost del grosso centro del Ragusano anche per la gestione dei trasferimenti. AGI)
.