(AGI) - Palermo, 11 mag. - I lavoratori Almaviva per il secondo giorno consecutivo in sciopero a Palermo. Sono 1670 quelli che rischiano il licenziamento su un totale di 2988 esuberi individuati tra il capoluogo siciliano, Roma e Napoli. Chiedono l'intervento del ministero dello Sviluppo economico, quando mancano meno di 25 giorni alla conclusione del conto alla rovescia attivato dall'azienda con l'avvio della procedura di mobilita'. I dipendenti si sono riversati in strada, davanti alle sedi di via Marcellini e via Cordova, con sit-in e blocchi. Poi un corteo dal centro citta' alla prefettura, scandendo gli slogan "Il lavoro non si tocca" e "Siamo tutti Almaviva". I sindacati premono per "un impegno finalizzato a riportare al tavolo nazionale le parti, soprattutto da parte del Mise che dopo il referendum non ha piu' preso posizione sulla vertenza, non vorremmo che il voto espresso dai lavoratori fosse colto dal ministero come una occasione per togliersi dall'impaccio", dicono Francesco Assisi, segretario Fistel Cisl, e Eliana Puma Rsu Almaviva. "Cresce la tensione siamo davvero agli sgoccioli a questo punto oltre al Mise chiediamo un impegno del ministero del Lavoro", aggiungono, "e' necessario inoltre far sentire la voce dei lavoratori a Roma con una manifestazione nazionale che coinvolga non solo le sedi a rischio, Roma Napoli Palermo ma tutti i dipendenti Almaviva,in gioco infatti c'e' il futuro di tutti". (AGI)
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