(AGI) - Cagliari, 20 mag. - I circa 10mila abitanti di Torre delle Stelle, localita' di seconde cose sulla costa nei comuni di Maracalagonis e Sinnai (Cagliari), non sono dotati di reti fognarie, nonostante l'obbligo imposto per gli insediamenti di oltre 2mila persone. D'estate la produzione di scarichi da depurare, stima Abbanoa, arriva a 2mila metri cubi al giorno, ma i liquami non risultano tracciati o tracciabili. La societa', che nei mesi scorsi ha avviato un censimento in vista della gestione del servizio idrico nella borgata marina, ha riscontrato gravissime anomalie che fanno paventare un possibile rischio ambientale, gia' segnalato ai due Comuni e all'Egas, l'Ente di governo d'ambito della Sardegna.
Come vengono smaltiti i reflui? Abbanoa sospetta una dispersione nell'ambiente e, quindi, una bomba ecologica su una delle coste piu' belle dell'isola. Si suppone che ogni abitazione del villaggio sia dotato di vecchi sistemi di raccolta dei liquami che periodicamente dovrebbero essere trasportati tramite autospurgo in un impianto di depurazione autorizzato per il trattamento, essendo considerati rifiuti speciali. Ma se cosi' fosse, osserva Abbanoa, soprattutto d'estate si dovrebbe assistere a un via vai di almeno 100 autospurgo al giorno diretti verso il depuratore di Is Arenas, gestito dalla societa' idrica, o gli impianti Cacip, gli unici autorizzati nella zona. A quello di Abbanoa risultano pochi conferimenti provenienti da Torre delle Stelle: in un anno da tutta la provincia di Cagliari arrivano all'impianto di Is Arenas 10.155 metri cubi di liquami trasportati da autospurgo, cioe' quanto si stima che il solo villaggio di Torre delle Stelle produca in una settimana. (AGI)
Red/Rob