(AGI) - Cagliari, 10 gen. - Dalla prossima settimana saranno in pagamento le residue indennita' di mobilita' in deroga del 2014 a circa 12mila lavoratori della Sardegna che attendono ancor ail saldo. I primi accrediti, assicura la Regione, saranno disponibili da lunedi' 23 gennaio, secondo l'ordine di anzianita' anagrafica dei beneficiari, come concordato con le parti sociali. Gli interessati in possesso delle credenziali d'accesso al portale Inps potranno verificare on line lo stato di avanzamento della propria pratica.
"Siamo riusciti a far si' che i fondi Fsc possano essere utilizzati per far fronte a situazioni di lavoratori in difficolta'", spiega l'assessore regionale del Lavoro Virginia Mura, in riferimento a 45 milioni di euro del Fondo di sviluppo e coesione gia' previsti nel Patto per la Sardegna. "Cio' e' stato possibile grazie agli accordi col governo, che ci permettono la riprogrammazione di queste specifiche risorse. Abbiamo, quindi, potuto destinarle dove realmente servono".
L'Inps - riferisce l'assessore dopo un incontro con il responsabile della direzione regionale dell'istituto, Maurizio Emanuele Pizzicaroli - ha gia' avviato la lavorazione delle pratiche, su cui e' impegnata una task force regionale.
"Oltre ad aver risolto la spinosa vicenda della mobilita' in deroga 2014", conclude Mura, "assicuro la mia massima attenzione per dare risposta agli altri lavoratori delle aree di crisi complessa e non complessa, per i quali abbiamo lavorato con impegno assieme alle Parti sociali alla fine dell'anno passato, raggiungendo l'obiettivo di estendere gli ammortizzatori sociali ai lavoratori, in vista della ripresa produttiva delle aziende di cui sono dipendenti".
La Regione fa sapere che procedono le lavorazioni per il pagamento delle annualita' 2015 e 2016 della mobilita' in deroga nelle aree di crisi complessa e non complessa della Sardegna, dopo l'accordo siglato con le parti sociali il 16 novembre scorso, in base alla possibilita' offerta dal governo di estendere la copertura' degli ammortizzatori sociali in deroga in quelle aree, fino al 50% delle risorse gia' ad esse assegnate, superando i limiti gia' fissati. (AGI)
Red/Rob