(AGI) - Taranto, 23 feb. - Condanne e diverse assoluzioni hanno segnato stasera a Brindisi la conclusione del processo nei confronti delle persone e delle societa' coinvolte nello smaltimento abusivo tra gli uliveti di Brindisi e Mesagne (Brindisi) dei fanghi di dragaggio provenienti dal porto di Taranto spediti dalla ex Belleli, societa' di impiantistica di Mantova ma con un suo stabilimento proprio a Taranto, specializzata nella costruzione di piattaforme offshore e molto attiva, soprattutto all'estero, negli anni '80 e '90. Gli imputati erano Montanaro, 78 anni, di Mesagne; Francesco Vinci, 48 anni di San Vito dei Normanni; Anthony Gatti, 33 anni, di San Vito dei Normanni; Massimiliano Vinci, 37anni, di San Vito dei Normanni; Maurizio Carlucci, 36 anni, di San Vito dei Normanni; Vincenzo Montanaro, 52 anni, di Mesagne; Vito Messi, 51 anni, di Massafra; Gino, Maria Francesca e Francesco Campana, rispettivamente di 64, 37 e 34 anni, di Mesagne. Tutti centri della provincia di Brindisi, eccetto Massafra che e' della provincia di Taranto. Invece le societa' sono la Autotrasporti Carlucci Srl con sede a San Vito dei Normanni e la Cbmc Srl con sede in Taranto. Gli assolti perche' il fatto non sussiste sono Gino, Maria Francesca e Francesco Campana. Queste invece le condanne inflitte: Gatti a 2 anni e 7 mesi di arresto e all'ammenda di 30mila euro; i due Vinci, Carlucci e Messi a un anno e sei mesi ciascuno di arresto e all'ammenda di 20mila euro a testa; Montanaro a 1 anno e 6 mesi di arresto e a 25mila euro di ammenda. Condannate le due societa' per violazioni amministrative: dovranno pagare pene pecuniarie. Ammesso anche il risarcimento a favore del ministero dell'Ambiente da stabilirsi in un altro giudizio. (AGI)
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