Andria - "Far prevalere il coraggio sullo sdegno". Le parole di Nicola Giorgino, sindaco di Andria, pronunciate alla fine delle esequie nel Palazzetto dello Sport, hanno colpito e non poco chi ha assistito ai funerali di 13 delle 23 vittime della sciagura ferroviaria del 12 luglio scorso. Un appello, quello rivolto in primis al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, commosso tra i parenti delle vittime, ("Mai piu' una strage cosi'", ha detto Giorgino) che ha indotto agli applausi perche' ha riassunto in poche righe il sentimento di un'intera comunita'. Alla magistratura il primo cittadino ha chiesto "giustizia e verita'" per le tante vite, anche giovanissime, spezzate su quella tratta percorsa ogni giorno da studenti, lavoratori e persone che si recano all'aeroporto. Al suo appello si e' unito a quello lanciato del vescovo di Andria, Luigi Mansi, che ha posto l'accento su queste nostre terre, spesso "considerate le periferie dell'Italia". Il lungo funerale e' stato seguito da migliaia di persone, cinquemila solo sugli spalti del Palazzetto. Ma sicuramente molte di piu', considerate quelle sistemate sul campo di gioco. Persone che non sono frenate da una pioggia battente, in una Andria letteralmente allagata. Imponenti le misure di sicurezza, con una parte della citta' praticamente blindata.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella abbraccia i parenti delle vittime
In prima fila il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la presidente della Camera, Laura Boldrini, il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, il presidente della Regione, Michele Emiliano e il capo della Polizia, Franco Gabrielli, venuto a rendere omaggio al 59enne funzionario Fulvio Schinzari, vittima anch'egli della tragedia ferroviaria nelle campagne tra Andria e Corato.E poi sindaci della zona e di mezza Puglia con il presidente dell'Anci, Luigi Perrone, il sindaco di Bari Antonio Decaro e tanti gonfaloni; diversi parlamentari, tra cui Francesco Boccia, che ha promosso in commissione Bilancio il via libera per un risarcimento da 10 milioni di euro per le famiglie delle vittime e i feriti. Le 13 bare tutte in fila davanti all'altare, unite nell'ultimo viaggio. Con quella Schinzari, Pasquale Abbasciano, il macchinista 61enne; il collega Luciano Caterino, 37enne nato e residente a Corato; Giuseppe e Serafina Acquaviva, 57 e 62 anni; Rossella Bruni, 26 anni, originaria di Trani; Jolanda Inchingolo, 25 anni, che i genitori hanno voluto in una bara bianca; Gabriele Zingaro, 25 anni; Benedetta Merra, 52 anni, di Andria; Michele Corsini, 61 anni, nato a Milano; Pasqua Carnimeo, per gli amici Patty, 30 anni e nata a Modugno; Julia Favale, nata in Francia, di 51 anni, e Giovanni Porro, 56. Per un'altra andriese, Alessandra Bianchino, 29 anni, i funerali si sono svolti in contemporaneamente in un'altra chiesa cosi' come due vittime baresi le cui eseuie si sono svolte stamani nelle chiese di S.Antonio e del Redentore. Terminata la solenne celebrazione nel Palazzetto dello sport di Andria, e' iniziata la lunga processione per l'uscita delle bare delle 13 vittime dall'ingresso posteriore del Palazzetto. Le ha accompagnate un silenzio mesto interrotto di tanto in tanto dalle grida di dolore di alcuni parenti e dagli applausi scroscianti delle persone presenti. Il Presidente della Repubblica e' rimasto assorto in silenzio ed ha atteso che tutte le bare fossero portate via prima di uscire e rientrare a Roma. (AGI)