(AGI) - Torino, 17 mar. - Il presidente dell'Unione industriale di Torino Dario Gallina esprime "tutta la propria solidarieta' alla Safim e auspica che, con la collaborazione dei lavoratori, delle autorita' locali e delle forze di Pubblica Sicurezza, la situazione possa trovare una rapida soluzione che consenta all'azienda di poter tornare a svolgere normalmente la propria attivita' economica, riacquistando quella liberta' che e' tutelata anche dalla nostra Carta Costituzionale". Cosi' il presidente degli industriali torinesi interviene sulla vicenda che vede al centro l'azienda
Safim di None (Torino), societa' della logistica alimentare, "oggetto di improvvisi blocchi ai cancelli, organizzati dal sindacato autonomo SiCobas, che impediscono la partenza e l'arrivo dei veicoli, e quindi il regolare svolgimento del lavoro, in un'attivita', quale la logistica del freddo, in cui i tempi di consegna e di conservazione dei prodotti sono fondamentali". "Tali azioni, benche' svolte sotto il pretesto dell'opposizione a recenti licenziamenti disciplinari e camuffate da rivendicazioni sindacali sulle condizioni di lavoro, - sottolinea una nota dell'Associazione degli industriali torinesi - vanno in realta' ben oltre la normale dialettica delle relazioni industriali: di fatto, si tiene in ostaggio un'azienda ed i suoi dipendenti, mirando a colpirne l'immagine presso i clienti".
"E' un modo di fare sindacato - si dice ancora - che pensavamo sepolto da decenni, un antagonismo cieco e distruttivo che sconfina continuamente nell'illecito, un esempio paradigmatico dell'autolesionismo, tutto italiano, con cui ci si dedica a distruggere le nostre migliori realta' produttive".(AGI)
Chc