(AGI) - Torino, 27 feb. - Cresce il tasso di sopravvivenza delle imprese a Torino, nonostante le dimensioni ridotte (oltre il 95% ha meno di 10 addetti), ma non riprendono ancora le nuove aperture. In particolare, il 2016 si e' chiuso con 223.307 imprese registrate (-1.712 rispetto al 2015), riportando il tessuto imprenditoriale torinese ai livelli del 2004. Questi i dati resi noti oggi dalla Camera di Commercio. "Il sistema economico si stabilizza - ha commentato il presidente Vincenzo Ilotte - ma manca la voglia di fare impresa: con queste parole si puo' descrivere la situazione imprenditoriale torinese. Decisamente in calo le chiusure, ma non si verifica ancora l'attesa ripartenza delle nuove aperture. Il numero di imprese registrate e' al livello di quelle del 2004: e' come se avessimo perso 12 anni". Tra i settori analizzati, e' quello dei servizi alla persona a registrare la performance migliore: +1,8% (+271 unita' rispetto al 2015): crescono sia le attivita' legate alle esigenze primarie e personali (istruzione +1,7%, servizi sanitari +4% e sociali +3,4%), sia le attivita' connesse al tempo libero (+2,7%). Tra quest'ultime, si rinnova soprattutto l'incremento delle sale da gioco, bingo (+31,5%) e delle slot machine (+15,2%). Buona, infine, anche la performance delle altre attivita' dei servizi alla persona (+1,9%), tra cui spiccano i saloni di bellezza (+2%), le attivita' di tatuaggi e piercing (+29,2%) e i servizi di toelettatura per animali (+11,7%). Continua il boom della ristorazione di cibi d'asporto (+1,9%) e dei ristoranti (+3,7%) mentre registrano un calo, per il secondo anno consecutivo, i bar (-2,1%, il 42,4% del totale del comparto). E' il commercio, invece, ad accusare sul territorio la flessione piu' sostenuta (-1,9%; meno 1.100 unita' rispetto al 2015). (AGI)
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