(AGI) - Torino, 20 gen. - L'87% dei Comuni piemontesi con piu' di tremila abitanti (209 su 240) non ha ancora aggiornato il proprio Statuto per quanto riguarda la parita' di genere, mentre il 18% delle Giunte deve adeguare i propri numeri per garantire il 40% della rappresentanza di genere. E' quanto emerge dal monitoraggio sulle amministrazioni comunali, presentato oggi, e realizzato dalla federazione Aiccre del Piemonte. "Garantire un'equa rappresentanza di donne e di uomini nei luoghi delle decisioni - ha commentato il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus - non attiene esclusivamente ai diritti delle donne, ma interroga innanzitutto la democraticita' dei sistemi di governo. E' quindi alla sensibilita' dei sindaci della nostra regione che mi appello, affinche' si facciano carico di assicurare, nel piu' breve tempo possibile, l'attuazione dei dettati normativi a garanzia delle piu' disparate competenze e sensibilita' nei loro territori e a sostegno di una politica che superi la logica delle quote per una effettiva cultura della parita'". "Questo lavoro - ha spiegato l'assessore regionale alle Pari opportunita', Monica Cerutti - nasce dalla collaborazione tra il Consiglio e la Giunta regionali. Il monitoraggio realizzato da Aiccre stabilisce una connessione diretta tra enti locali e principi di pari opportunita' sanciti a livello europeo. Dobbiamo fare in modo che le norme stabilite dalle leggi nazionali vengano applicate: all'inizio del mio mandato ho sollecitato i Comuni a colmare eventuali mancanze, scrivendo una lettera a tutte le amministrazioni. Molti si sono gia' adeguati, ma molti lo devono ancora fare. Il monitoraggio e' importante perche' ci aiuta a comprendere come possiamo accompagnare i Comuni ad adeguarsi. In questa direzione auspichiamo di poter innescare un ciclo virtuoso, soprattutto affinche' ad ogni appuntamento elettorale divenga normale predisporsi per ottemperare a questi principi". "Il nostro non e' strumento di denuncia - ha spiegato infine Davide Rigallo, segretario regionale Aiccre - e non vogliamo mettere i Comuni alla gogna. Il monitoraggio, il primo realizzato in Italia, vuole invece essere di accompagnamento per arrivare quanto prima agli obiettivi fissati dalla legge". (AGI)
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