(AGI) - Torino, 5 dic. - Guardano con fiducia al 2017 le imprese cooperative torinesi. E' quanto emerge dai dati raccolti per la prima volta da Camera di commercio di Torino, insieme a Legacoop Piemonte e Confcooperative
Piemonte Nord, per un'analisi sullo stato di salute e sul clima di fiducia del sistema torinese della cooperazione. Il 46% delle cooperative prevede, infatti, per il 2017 una situazione di stazionarieta' del fatturato, mentre il 26,1% un aumento del volume d'affari.
Per quanto riguarda l'occupazione, il 60% delle cooperative non prevede aumenti, ma nemmeno diminuzioni del personale nel nuovo anno: poco meno di 2 imprese su 10 dichiarano che potrebbero incrementare lievemente la loro forza lavoro
nel 2017.
Su questo clima di fiducia sembra pesare pero' la dimensione di impresa: se da un lato il 54% delle grandi
cooperative ha dichiarato di prevedere una stazionarieta' del volume d'affari, dall'altro le micro e le piccole imprese manifestano una maggiore 'sofferenza' nel 2017. In particolare, nelle piccole cooperative e' piu' alta la percentuale di dichiarazioni di una diminuzione piu' o meno lieve del
fatturato 2017 (il 34,1% contro il 27,6% del complesso) e dell?occupazione (il 25,3% contro il 21,9%).
Se si prendono in considerazione i settori di attivita', piu' ottimiste appaiono le coop impegnate nel turismo e nei servizi alle persone, dove rispettivamente il 77,8% ed il 32% prevede un incremento del fatturato e un aumento occupazionale (33,3% e 23,7%).
"Il lavoro presentato oggi nasce dalla volonta' di analizzare, con le associazioni di categoria, dati camerali e risultati di specifiche indagini, per fornire informazioni aggiornate e puntuali sull'andamento del tessuto imprenditoriale torinese - afferma Vincenzo Ilotte, presidente della camera di Commercio di Torino - Le cooperative torinesi sono 2.847, impiegano piu' di 46mila addetti e realizzano complessivamente un fatturato di oltre 3 miliardi di euro".
Secondo Giancarlo Gonella, presidente di Legacoop Piemonte: "le imprese cooperative anche in Piemonte, e anche in questi anni di crisi, hanno saputo rispondere con la difesa dell'occupazione e con la presenza in tutti i
settori dell'economia piemontese alle sfide imposte dal mercato".
Gianni Gallo, presidente di Confcooperative Piemonte Nord, ha sottolineato come "la cooperazione, pur in una fase di stagnazione complessiva del mercato, dimostra capacita' di tenuta e di essere uno strumento in grado di creare
sviluppo sia sui mercati maturi sia su quelli in evoluzione e innovativi".(AGI)
Chc