(AGI) - Campobasso, 27 giu. - Situazione di "estremo pericolo all'interno della casa circondariale di Larino, dove sabato scorso si e' consumata una maxi rissa tra detenuti italiani stranieri". Lo rende noto in un comunicato il segretario regionale per il molise del sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe Giovanni Lombardi "La situazione e' stata davvero pericolosa - aggiunge Lombardi - i detenuti, italiani da una parte tunisini dall'altra, e' stata molto violenta e ha coinvolto moltissimi ristretti, che si sono affrontati con pezzi di legno e spranghe di ferro e solo grazie al pronto intervento delle unita' della polizia penitenziaria si e' potuto scongiurare il peggio. Dopo la rissa, alcuni detenuti sono dovuti ricorrere alle cure presso il nosocomio cittadino per frattura del setto nasale ed altro. L'amministrazione penitenziaria - prosegue - adotti con tempestivita' urgenti provvedimenti, a cominciare dall'assumere seri provvedimenti disciplinari e penali verso i detenuti responsabili dei gravi fatti accaduti nel carcere". Il Sappe evidenzia nella nota che "la rissa e' avvenuta nella Sezione detentiva a custodia attenuta con regime aperto del carcere di Larino: da quando sono stati introdotti nelle carceri vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto sono decuplicati eventi gli eventi critici in carcere". . "Se e' vero che il 95% dei detenuti sta fuori dalle celle tra le 8 e le 10 ore al giorno, - conclude il leader regionale del Sappe - e' altrettanto vero che non tutti sono impegnati in attivita' lavorative e che anzi trascorrono il giorno a non far nulla. Ed e' grave che sia aumentano il numero degli eventi critici nelle carceri da quando sono stati introdotti vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto". Sull'episodio il segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe Donato Capece esprime "solidarieta' e apprezzamento per la professionalita', il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati di poliziotti penitenziari di Larino" e evidenzia come "Le carceri stanno tornando ad affollarsi pericolosamente. Servono interventi concreti. Come le espulsioni dei detenuti stranieri e lavoro obbligatorio per i ristretti. Eppure le nostre denunce rimangono senza risposte ed adeguati provvedimenti".(AGI)
Red/Mav