(AGI) - Porto Sant'Elpidio (Fermo), 29 apr. - Sfollati a causa del terremoto, ora diventano doppiamente sfollati perche' negli alberghi dov'erano temporaneamente sistemati arrivano i vacanzieri. Da questa mattina un gruppo di terremotati alloggiati presso alcune strutture ricettive di Porto Sant'Elpidio (Fermo) ha dato vita ad una protesta contro le modalita' con cui sono stati individuati i circa 150 sfollati che dovranno spostarsi in altre strutture ricettive, a Lido di Fermo e Marina Palmense, per lasciar posto ai turisti che iniziano a far registrare le loro prenotazioni per la stagione primaverile-estiva. Secondo quanto riferiscono i protagonisti della protesta, il trasferimento riguarderebbe quanti alloggiati finora in 4 strutture ricettive che non avrebbero ancora raggiunto un accordo con la Regione Marche per la permanenza dei terremotati sfollati. I quali, dal canto loro, non possono trasferirsi nelle casette di emergenza, in quanto nelle Marche non ci sono ancora. A questo si aggiunge il fatto che nella prima distribuzione delle persone rimaste senza casa dopo il terremoto del 26 e del 30 ottobre scorsi, alcune famiglie sarebbero state divise in strutture alberghiere differenti, "andando cosi' a sparpagliare - spiegano i manifestanti - alcune comunita' che gia' da mesi sono alle prese con enormi difficolta' per proseguire la vita di tutti i giorni, compreso il recarsi a lavoro". Sul posto sono presenti anche le rappresentanze dei comitati civici e le associazioni dei terremotati che da tempo si battono contro lo stallo delle operazioni di ricostruzione post-sisma, nelle Marche come negli altri territori del Centro Italia. Dalla Regione Marche fanno sapere, per voce dell'assessore Moreno Pieroni, che "nessuno sara' forzosamente spostato dal luogo dove attualmente e' ospitato", e che la Regione "si attivera' per sensibilizzare i titolari delle strutture". Diametralmente opposta la posizione di Unioncamping, che per voce del vicepresidente Toni Montevidoni ribatte: "I titolari dei camping hanno fatto il massimo per garantire in questi mesi l'accoglienza e il supporto agli sfollati. Se siamo arrivati a questo punto e' perche' la Regione non ha individuato a suo tempo alcuna soluzione alternativa". Per l'associazione di categoria il trasferimento dei terremotati dovra' essere completato entro il 2 maggio. Ma le proteste proseguono. "Si stanno spostando quasi 1000 terremotati perche' la Regione non riesce a mettersi d'accordo con 4 albergatori che non vogliono piu' ospitare gli sfollati - dice un manifestante - per fare spazio ai turisti. Ci spostano come pacchi postali, nonostante queste persone abbiano gia' sofferto tanto, perdendo casa e lavoro". (AGI)
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