(AGI) - Fermo, 25 apr. - Celebrato anche a Fermo il 72esimo anniversario della Liberazione. Dopo la Santa Messa nella Chiesa di San Domenico, la cerimonia, accompagnata dalla Banda musicale "Citta' di Fermo", ha visto la deposizione di una corona d'alloro in Piazza del Popolo sulla lapide della Resistenza, cui sono seguiti gli interventi celebrativi delle autorita' nella sala del Consiglio della Camera di Commercio. Ad aprire la commemorazione, dopo i saluti di Carlo Bronzi, presidente provinciale Anpi, alla presenza di autorita' civili, militari, religiose, dell'Imam di Fermo, sindaci del territorio, associazioni, il Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro. "Nei momenti difficili - ha esordito il primo cittadino fermano - l'Italia si sa stringere e compattare come e' successo all'epoca, dobbiamo continuare a lavorare a favore delle nuove generazioni con percorsi di liberta' e di lotta al pregiudizio. Se sapremo costruire il futuro allora ci sara' liberta'". "Sappiamo quanto sia importante la liberta' per un individuo, tanto piu' per una nazione che viene liberata dai soprusi nazifascisti - ha aggiunto Stefano Pompozzi, consigliere della Provincia di Fermo - Dovremo raccontarci spesso cos'e' il 25 aprile: avremo in questo modo uno spirito piu' forte da trasmettere alle giovani generazioni". "Questa festa ha un significato preciso: e' dire a noi stessi e ai giovani, con l'esempio, che non e' mai scaduto il tempo per battersi per l'unita', per vincere le discriminazioni. E' dare un testamento, consegnare un impegno quotidiano, ecco perche' la Festa di Liberazione non e' punto di arrivo ma di partenza" - ha dichiarato Fabrizio Cesetti, assessore regionale. "Antifascismo e resistenza non sono fenomeni passati, non sono definizioni storiografiche, rappresentano le nostre origini, la nostra identita', il nostro dna e la Costituzione e' l'immagine della nostra identita' riconquistata, a cui dovremo attenerci maggiormente, invece di fare troppo spesso riferimento a quanto ci impongono i mercati o l'Europa. Nella nostra Carta Costituzionale, nostro riferimento e nostro cardine, si conciliano infatti liberta' e giustizia", ha detto in conclusione nella sua relazione Carlo Bronzi, presidente dell'Anpi provinciale. (AGI)
Red/Ett