(AGI) - Genova, 21 gen. - "Non entro nel merito, ma non capisco per quale motivo il pm si spinga alla distruzione di un'azienda rispetto a quanto � successo". Cosi' Stefano Parisi parlando della tragedia del crollo della Torre Piloti dopo che ieri, nel corso del processo, il pm Walter Cotugno ha chiesto il commissariamento del gruppo Ignazio Messina per un anno, con la clausola che gli utili per quel periodo vadano allo Stato.
La societa' armatrice Messina e' proprietaria del cargo Jolly Nero, che il 7 maggio del 2013, abbatte' la torre piloti nel porto di Genova.
Secondo Parisi si � trattato di "un'azione irresponsabile da condannare: non esiste una sanzione cos� grave nel nostro ordinamento nei confronti dei lavoratori", ha detto Parisi. "Dove � la politica quando la giustizia colpisce migliaia di persone detenute ingiustamente o aziende?" si chiede Parisi, riferendosi anche a Ilva, Thyssen e Fastweb, "per evitarne il commissariamento - ha detto - mi sono dimesso e poi sono stati tutti assolti. Ma che vuol dire commissariare un'azienda? E' uno Stato arrogante che chiede che gli utili della Messina vadano a lui. La colpa va pagata in modo giusto, ma non dai lavoratori e dall'economia" ha concluso Parisi. Stefano Messina oggi sarebbe dovuto intervenire alla kermesse di 'Energie per l'Italia'.(AGI)
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