(AGI) - Genova 2 dic - Dati incoraggianti dal Bilancio di sostenibilita' 2015 di Iren, gruppo che occupa al momento 6136 dipendenti, di cui il 99% a tempo indeterminato, con un'eta' media di 49 anni, che e' stato presentato oggi a genova.
Incoraggianti le cifre che emergono sulla raccolta differenziata, al 56,7% rispetto ad una media nazionale del 45,2%. Sul fronte del servizio idrico, Iren serve 2,6 milioni di abitanti in 200 Comuni italiani, di cui 93 nella sola area ligure. Sedicimilacinquecento i chilometri di rete idrica gestita dal gruppo guidato da Paolo Peveraro, di cui oltre 3.600 nella sola provincia genovese. Iren, in oltre, gestisce 1100 impianti di depurazione. La multiutility e' pero' finita nel mirino delle polemiche a Genova per le diverse rotture di tubi della rete idrica che si sono susseguite da giugno ad oggi, interessando gran parte del territorio cittadino: l'azienda fa sapere che nel 2015 il volume totale di acqua immessa in rete e' stato circa di 237,7 milioni di metri cubi, di cui il 50,5% in Liguria, e la percentuale di perdite - pari a 54,9 milioni di mc- si attesta al 21%, rispetto alla media nazionale del 37,4%. Per quanto riguarda l'impatto ambientale di Iren, sono oltre 2,1 milioni di tonnellate le emissioni di CO2 evitate nella produzione di energia. Per sostenere lo sviluppo delle comunita' locali, nel 2015 sono stati erogati 6 milioni di euro per circa 200 progetti a favore dell'innovazione, dello sport, dell'ambiente e della cultura. Il Piano Industriale del Gruppo al 2021 conferma queste scelte di attenzione alle comunita' locali: il 98% degli investimenti (circa 2,2 miliardi) sono destinati allo sviluppo sui territori, generando una rilevante ricaduta in termini socioeconomici. Il volume economico di ordini generato da Iren e' stato di ? 525 milioni. (AGI)
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