(AGI) - Genova, 19 feb. - "Il Governo parla di risolvere i problemi della disoccupazione e della stagnazione economica e poi quando le Regioni lavorano con buon senso, mette i bastoni tra le ruote agli amministratori locali. Proprio non sanno rinunciare a freni e burocrazia ed e' per questo che l'Italia non riparte. In questi mesi la sinistra e i signori del no hanno strumentalizzato media e opinione pubblica cercando di impedire l'approvazione di un atto voluto dai liguri e utile al rilancio del lavoro e dell'economia del territorio. Pertanto non ci stupiscono e non ci preoccupano le rilevazioni del Governo che si riferiscono comunque ad aspetti non sostanziali della legge, ma a richieste di precisazioni di natura tecnica". Cosi' il Governatore della Liguria, Giovanni Toti, circa la notizia dell'impugnativa della legge sul Piano Casa da parte di Palazzo Chigi. "L'impugnativa del Governo nei confronti del Piano Casa - aggiunge l'assessore regionale all'Urbanistica, Marco Scajola - non ha comunque messo in discussione la legge nel suo complesso. Abbiamo lavorato per mesi, confrontandoci con il territorio e tutte le categorie, facendo un lavoro prezioso, finalizzato a rilanciare una Liguria in ginocchio e a dare speranza a tante famiglie. La demagogia e l'ostilita' dei signori del no e della sinistra compatta non fermeranno la nostra volonta' di cambiare la nostra regione e di farla uscire dall'immobilismo che l'ha caratterizzata negli ultimi 10 anni. Andremo avanti con senso di responsabilita' e determinazione". "Faremo appello al Consiglio di Stato a tutela degli interessi della Regione Liguria - prosegue Scajola - e parallelamente apporteremo le modifiche richieste che comunque non ci preoccupano, perche' riguardano due aspetti non sostanziali. I rilievi del Governo non riguardano, infatti, ne' la reiterabilita', senza limiti temporali della legge, ne' le premialita' previste per la demolizione degli edifici sulle aree esondabili e il loro spostamento. Sono due gli aspetti, di natura tecnica, su cui si richiedono precisazioni: da un lato le varianti ai Piani dei Parchi che gli Enti potranno adottare secondo le procedure di legge e, dall'altro, le autorizzazioni paesaggistiche che seguiranno naturalmente il normale iter previsto dall'articolo 146 del codice del Paesaggio. L'impianto della legge ha retto perche' era stato definito dopo un lungo confronto con il territorio e con i Comuni. E comunque - prosegue l'assessore all'Urbanistica - sul Piano Casa parlano i numeri: sono 88 i Comuni liguri che dal 2009 al 2015 hanno approvato opere grazie alla legge per un totale di 3.695 interventi complessivi e che hanno in corso di approvazione 1.480 nuove pratiche per un numero totale di interventi pari a 5.175. Una dimostrazione evidente - conclude - che il Piano Casa e' uno strumento utile per il territorio". (AGI)
Ge2/Sep