(AGI) - Roma, 15 giu. - Chi vincera' la partita letteraria Italia-Germania? Il 'giallo' sara' risolto il 26 giugno a Massenzio sul palco di 'Letterature-Festival Internazionale di Roma', quando a sfidarsi saranno i tedeschi Harald Gilbers, Brigitte Glaser, Andreas Pfluger e i nostrani Marcello Fois, Antonella Lattanzi, Antonio Manzini e Alessandro Robecchi a chiusura del primo Festival del Giallo tedesco contemporaneo che si tiene dal 23 al 25 giugno al Cinema Nuovo Sacher di Nanni Moretti. "Il Giallo tedesco e' estremamente variegato e ricco di sfumature. Aspro e battuto dal vento come i paesaggi del Mare del Nord e del Baltico, spietato e duro come le metropoli di Amburgo e Berlino, ma anche insidioso e cattivo come sa essere la provincia della Foresta Nera", ha spiegato nel corso di una conferenza stampa all'Isituto Goethe l'editore Hejo Emons. "I giallisti sono i sismografi dei mali della loro epoca", secondo Viktoria von Schirach, direttrice artistica del Festival e direttrice editoriale della collana Gialli Tedeschi di Emons Edizioni, che ha organizzato l'evento.
Il Sacher, dal canto suo, e' un'icona e li' sotto il cielo dell'arena all'aperto si terranno conversazioni e incontri tra scrittori tedeschi e italiani, critici e giornalisti, film e letture , "bagnati" da fiumi di birra artigianale ghiacciata e pacifiche pistole ad acqua. Giocano in casa Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni. Dalla Germania, invece, oltre ai tre scrittori gia' citati arriveranno Friedrich Ani, Wulf Dorn, Andreas Gruber - unico austriaco - Veit Heinichen, Volker Klupfel, Michael Kobr, Melanie Raabe. "Negli ultimi quindici anni il giallo tedesco si e' evoluto, diventando un genere straordinario e popolarissimo della letteratura che non teme confronti con gli standard internazionali. Il giallo e' il format ottimale per le mie storie, i miei personaggi e i loro desideri e segreti. E mi ha fatto diventare lo scrittore che ho sempre voluto essere", spiega ad AGI Friedrich Ani, che al 'Krimi' ha dato un contributo importante con le avventure del commissario Tabor Suden, mentre Brigitte Glaser si stupisce che qualcuno ancora oggi non ritenga "ovvio che il giallo e' un genere letterario". "Ma -ammette la scrittrice di gialli 'gastronomici'- per molto tempo, specialmente in Germania, il giallo e' stato considerato letteratura di serie B, o addirittura C, e non trovava spazio nelle sezioni cultura dei vari giornali. Troppo semplice, troppo banale, veniva considerato un mero poliziesco. Ma i tempi per fortuna sono cambiati e oggi i gialli sono romanzi bestseller di qualita' letteraria sempre migliore con trame intelligenti, un linguaggio accattivante e raffinato insieme, personaggi intriganti e sempre piu' sfaccettati". E se ad Harald Gilbers ('Berlino 1944') la "drammaturgia del giallo" offre "una rete di sicurezza durante il processo creativo perche' -sottolinea- nei limiti delle regole del genere posso trattare tutti i temi che mi interessano", per Andreas Pfluger ('Nero assoluto') "scrivere un giallo significa filosofare sulla colpa, l'espiazione e la morte". (AGI)
.