(AGI) - Roma, 25 feb. - Ora tocca a noi Lazio, e senza ricorrere allo stratagemma del Flaminio. E' questo il senso di una nota con cui la societa' sportiva Lazio prende atto "con piacere" che sono state superate tutte le remore legate ai vincoli delle sovrintendenze e ai vincoli idrogeologici per la realizzazione dello Stadio della Roma. Auspicando "fiduciosi e certi" al tempo stesso che "l'intera amministrazione comunale di Roma non creera' discriminazioni tra i cittadini romani in base alla fede calcistica e che il sindaco di Roma Virginia Raggi e la sua giunta sicuramente consentiranno di costruire anche per gli appassionati sostenitori dei colori biancocelesti, il proprio stadio, secondo i propri criteri di localizzazione, di efficienza e di qualita' dell'impianto, senza ricorrere allo stratagemma dello Stadio Flaminio
che non ha alcun requisito e condizione oggettiva per essere lo stadio della Lazio". Per la societa' biancoceleste "solo tale iniziativa - la creazione dello stadio della prima squadra della capitale, la Lazio - asseverera' la volonta' da
parte delle istituzioni capitoline di intraprendere un percorso di innovazione in linea con i tempi, che proietti finalmente la nostra citta', anche nel settore delle infrastrutture calcistiche, nella dimensione internazionale, cosi come sottolineato e richiesto dal presidente Uefa, non piu' tardi di pochi giorni fa". (AGI)
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