(AGI) - Amatrice (Rieti), 1 feb. - La caduta dell'edificio che ospitava la sede del Comune di Amatrice esce dall'inchiesta sui crolli del 24 agosto. E' l'ultima novita' relativa alle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Rieti, che attraverso un pool di magistrati, coordinati dal procuratore capo Giuseppe Saieva, sta facendo luce sulle cause, e le eventuali responsabilita', che hanno provocato il crollo di una serie di edifici tra Amatrice e Accumoli. Edifici tra i quali, secondo quanto trapelato da fonti giudiziarie e riportato questa mattina da alcuni articoli di stampa locale, non figurerebbe piu' il Municipio di Amatrice, collassato dopo il terremoto del 24 agosto assieme a gran parte degli edifici pubblici e privati del centro storico. Sull'immobile, posto sotto sequestro assieme ad altri edifici del territorio, sarebbe infatti caduta la principale ipotesi colposa relativa all'ascensore, inizialmente individuato come una delle cause del crollo, e che invece non avrebbe contribuito ad appesantire la struttura, favorendone quindi il crollo, perche' realizzato di fianco alla parete esterna dell'immobile. Ulteriori particolari della vicenda saranno rivelati solo quando sara' depositata la perizia di Antonello Salvatori, il super-consulente incaricato dal procuratore capo Saieva per fare luce sulle cause dei crolli degli edifici finiti sotto inchiesta. L'esperto, che ha gia' lavorato come super-perito dopo il terremoto de L'Aquila del 2009, avrebbe dovuto presentare i risultati dell'indagine sul Comune di Amatrice nei giorni scorsi, ma ha chiesto una proroga motivata dalla complessita' delle indagini da effettuare.(AGI)
E' attesa nelle prossime ore, invece, la relazione tecnica sul crollo del campanile di Accumoli, sotto il quale perse la vita un intero nucleo familiare, composto da marito, moglie e due figli di 8 anni e appena 9 mesi.(AGI)
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