(AGI) - Trieste, 28 lug. - Il Cda del Gruppo Hera ha approvato oggi all'unanimita' i risultati economici consolidati del primo semestre 2016 che evidenzia un utile netto in aumento del 11,1%, passando dai 115,4 milioni di euro dei primi sei mesi del 2015 ai 128,2 milioni dell'analogo periodo del 2016, a fronte della riduzione del carico fiscale con un tax rate del 35,7%, in miglioramento rispetto al 37,2% dell'esercizio precedente (grazie ai benefici conseguenti all'applicazione della "patent box" e del credito d'imposta per attivita' di ricerca e sviluppo, oltre che alle agevolazioni in materia di maxi ammortamenti). L'utile di pertinenza degli azionisti del Gruppo sale a 121 milioni di euro, in aumento del 12,8% rispetto ai 107,3 milioni del primo semestre 2015, anche per effetto della riduzione delle interessenze di terzi, conseguenti prevalentemente alla completa acquisizione di duesocieta' partecipate nel settore ambiente. I ricavi inoltre toccano 2.152,7 milioni di euro in lieve calo rispetto al 30 giugno 2015 (-2,7%). In crescita il margine operativo lordo che passa dai 459,1 milioni di euro al 30 giugno 2015 ai 470,1 milioni del primo semestre 2016 (+2,4%), mentre il reddito operativo sale a 257,4 milioni, +5,1% rispetto ai 245,0 milioni del primo semestre dello scorso anno. L'utile prima delle imposte arriva a 199,4 milioni, in crescita dell'8,5% rispetto ai 183,7 milioni al 30 giugno 2015, grazie anche al miglioramento della gestione finanziaria (in calo del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Le buone performance sono dovute sia al minor indebitamento medio, sia all'efficienza sui tassi ottenuta grazie al rimborso di alcuni prestiti, oltre che all'ottimizzazione delle disponibilita' liquide. Nei primi sei mesi del 2016 gli investimenti lordi del Gruppo ammontano a 157,2 milioni, in linea con quanto previsto dal piano industriale, e destinati principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture. Per il presidente Tomaso Tommasi di Vignano "i numeri della semestrale 2016 sono ancora una volta positivi e mostrano come il Gruppo sia stato in grado di fornire ai propri Azionisti una solida risposta in termini di risultati sia economici che patrimoniali, maggiormente apprezzabili alla luce di un quadro macro economico tuttora caratterizzato dainstabilita'. A tali risultati hanno contribuito anche l'attivita' di M&A, che ha portato all'acquisizione di impianti di trattamento rifiuti, e la crescita della base clienti".
Per l'ad Stefano Venier "le azioni messe in campo hanno prodotto i risultati attesi e consentito in soli sei mesi di compensare il taglio dei ricavi regolati. La buona performance anche finanziaria e fiscale ha permesso, in un anno difficile, di chiudere il semestre con una crescita positiva dell'utile netto e dei principali indicatori nonche' con una riduzione del debito". (AGI)
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