(AGI) - Bologna, 26 ott. - "I cinesi continuano a chiedere a noi di aiutarli sulla food-safety perche' i loro consumatori, per primi, non si fidano dei prodotti cinesi. Per esempio, nell'ambito dell'accordo con la regione del Guangdong questo rappresenta uno dei temi su cui veniamo continuamente sollecitati. L'Emilia Romagna su questo ha una lunga storia perche' abbiamo filiere molto tracciate": lo ha spiegato l'assessore regionale all'agricoltura, Simona Caselli, in occasione della tappa bolognese della "Italy-China Science, Technology & Innovation Week" 2016, evento di punta del programma di cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Cina. Sempre sul tema della sicurezza alimentare, Caselli ha sottolineato che in futuro, "andando verso il commercio elettronico bisognera' utilizzare il sistema dell'etichettatura intelligente. Una provenienza non italiana - ha spiegato - non e' di per se' un sintomo di qualcosa che non va perche' ci sono produzioni fatte bene anche in altri Paesi. Il punto e' lo standard fito-sanitario che va affermato a livello mondiale e che ancora non esiste" Il sistema dell'etichettatura intelligente, che permette al consumatore di raccogliere informazioni sui prodotti attraverso la 'lettura' di codici a barre e' "gia' utilizzato dalle aziende piu' evolute - ha concluso l'assessore regionale all'Agricoltura - altrimenti rischiano di non vendere. Ma rimane comunque sul piano volontario e, quindi, se ci fosse una normativa forte a livello europeo questo aiuterebbe la trasparenza e di conseguenza i consumatori". (AGI)
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