Napoli- La base operativa era in un bar già salito agli onori della cronaca perché teatro di un omicidio. Ma come rapinatori si sono rivelati almeno in un'occasione abbastanza maldestri, tanto da incastrare il tir appena rapinato in un luogo in cui erano attive telecamere di video sorveglianza. Anche grazie a queste immagini, i carabinieri hanno identificato una banda di quattro persone ora in carcere per rapina e sequestro di persona. Le accuse sono relative al 'colpo' del 9 novembre dell'anno scorso, ad Arpino di Casoria, quando un autoarticolato carico di oltre 8mila piccoli elettrodomestici fu affiancato da una vettura e il conducente, sotto la minaccia di una pistola, costretto a fermarsi nei pressi di Acerra.
La motrice del tir fu trovata poi nel territorio del comune di Saviano, mentre il container carico di grattugie elettriche multifunzione era stato nascosto in un capannone industriale in disuso. I malviventi probabilmente erano informati del fatto che il mezzo pesante aveva un carico di elettrodomestici, ma non si aspettavano che fossero tutte grattugie elettriche, poco piazzabili sul mercato. Inoltre, il rapinatore alla guida del tir, nell'effettuare una curva, incastrò il mezzo, e solo l'intervento di uno dei complici pernise di rimettere in marcia l'autoarticolato. L'errore di guida ha anche lasciato un ricordo al patrimonio artistico di Saviano: danneggiato il "cannoncino" all'ingresso della citta'.
Gli arrestati sono Filippo Tomacchio, 32 anni, che gestisce il bar 'Made in Sud di Marigliano, dove il 25 luglio 2009 fu ucciso Ennio Tatangelo, lontano parente della cantante; lo zio Luigi, 52 anni, arrestato in Grecia nel 1999 per traffico di stupefacenti; Vincenzo Sigillo, 42 anni, sorvegliato speciale e ritenuto vicino al clan Veneruso; e Alfonso Mauro, 48 anni, anche lui indagato in passato per associazione a delinquere di stampo mafioso e vicino al clan Cava. Mauro e Sigillo, per gli inquirenti, sono gli 'specialisti' della banda, e il primo appunto avrebbe individuato il sito in cui nascondere il mezzo rapinato. Le indagini dei militari dell'Arma continuano, perché non si esclude che i quattro abbiano responsabilità per altre rapine. Mauro infatti è già destinatario di una misura cautelare per una rapina del 7 settembre scorso, e anche in questo caso i malviventi sbagliarono obiettivo, credendo di portare via del tonno surgelato e trovandosi invece crocchette per cani, facendosi pure riprendere da telecamere. (AGI)