(AGI) - Farindola (Pescara), 20 gen. - Si scava e si lavora alla luce delle torri faro, che e' stato finalmente possibile attivare, nella zona dove era ubicato l'hotel Rigopiano travolto da una slavina mercoledi'. Le fotoelettriche sono state montate questa sera e questo consente alle squadre di soccorritori di avere una continuita' di lavoro in migliori condizioni di luce. E' una corsa contro il tempo, si spera di trovare superstiti tra le numerose persone che risultano disperse. Intanto dalla strada risalgono gli automezzi pesanti dotati di turbine che 'frantumano' la neve accumulatasi e creando cosi' le condizioni per uan migliore, anche se non ottimale, viabilita' ai mezzi dei vigili del fuoco e di altri nuclei di operatori impegnati senza sosta da diverse ore. La Protezione civile dell'Abruzzo ha fissato nel palazzetto dello sport di Penne il suo campo base e centro di coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso che vede impegnate squadre di vigili del fuoco, della Guardia di finanza, del Soccorso alpino e speleologico, oltre che della stessa Protezione civile. Sono in tutto 140 le persone - divise in piu' squadre che si alternano - attualmente impegnate nello scavo tra i muri di neve che circondano o sono fin dentro l'hotel Rigopiano. E sempre da Penne si e' mossa un'altra macchina dotata di turbina, messa a disposizione dalla societa' Autostrade per l'Italia, che fare breccia nei muri di neve, in qualche punto alti anche oltre i due metri, che impediscono di arrivare a frazioni abitate in quota e che sono tuttora isolate. Dietro l'automezzo-turbina procedono i mezzi della Protezione civile, ma la gran quantita' di neve che si e' accumulata sulla sede stradale rende difficoltosa e lunga l'operazione di sgombero, anche solo parziale. (AGI)
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