AGI) - L'Aquila, 26 mag. - La ricostruzione che si sta effettuando a L'Aquila "e' esempio per tutti e modello per il mondo". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, il professor Claudio De Vincenti intervenuto nel pomeriggio alla chiusura della terza ed ultima giornata di "Officina L'Aquila - incontri internazionali di restauro e riqualificazione", manifestazione dedicata alla ricostruzione post-terremoto. De Vincenti ha rinnovato l'impegno del governo per L'Aquila e per i Comuni del cratere: "L'Aquila - ha quindi osservato il sottosegretario - e' modello di ricostruzione, il governo ha fornito gli strumenti, ora si deve capire qual e' la visione di rinascita post-sisma". Il vicepresidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli ha esortato, invece, l'esecutivo a snellire le procedure legislative: "Serve un tavolo tecnico di confronto per trovare soluzioni ragionevoli". Sul palco dell'auditorium Renzo Piano, vivacizzato anche dalla presenza di 100 studenti della facolta' di Architettura dell'universita' d'Annunzio di Pescara, si sono susseguiti gli interventi degli esperti di restauro, docenti e ricercatori universitari italiani e internazionali. La relazione introduttiva e' stata affidata alla soprintendente unica per L'Aquila e il cratere, Alessandra Vittorini, che ha concentrato l'attenzione non tanto sui dati, quanto sul fatto che "il recupero del patrimonio artistico e architettonico necessita di tempi lenti per approfondire la ricerca storica e archeologica: un lavoro che, quasi sempre, avviene sul campo. Recupero che a volte non coincide con i tempi della pubblica amministrazione e della burocrazia". La soprintendente ha inoltre ricordato i numeri e la distribuzione del patrimonio culturale aggiornati a maggio che fotografano una realta' cosi' composta: 738 edifici e complessi monumentali dichiarati di interesse culturale (in prevalenza privati), 502 nel Comune dell'Aquila (di cui 318 nel centro storico e 184 nelle frazioni), 235 nei Comuni del cratere sismico. A questi va aggiunto il notevole patrimonio culturale pubblico. Centrale e' stato il confronto tra esperienze di restauro e consolidamento adottate nei cantieri dell'Aquila e del suo cratere sismico. I docenti e i tecnici che si sono alternati sul palco hanno illustrato i progetti realizzati all'Aquila e nel resto del mondo. (AGI)
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