(AGI) - L'Aquila, 13 feb. - Il tempo impiegato dall'infermiere, per vestire e svestire la divisa di lavoro, all'inizio e alla fine del turno, il cosidetto "tempo tuta", rientra nell'attivita' lavorativa e dunque puo' essere remunerato con lo stipendio che il lavoratore percepisce. E' il senso della sentenza emessa dalla Corte d'Appello di L'Aquila che, dando ragione alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, ha respinto la richiesta di 30 infermieri che rivendicavano, in aggiunta alla normale retribuzione, un pagamento supplementare per il tempo impiegato nella vestizione-svestizione. Con la sentenza di secondo grado, emessa nei giorni scorsi, la Asl e' riuscita cosi' a far valere le proprie ragioni e a ribaltare il verdetto di primo grado, risalente al marzo del 2015, che aveva dato ragione ai 30 infermieri. I magistrati di secondo grado, nel dare accoglimento alle ragioni della Asl, hanno disposto il pagamento a carico dei ricorrenti delle spese legali. La sentenza pro-Asl, da parte della Corte d'Appello di L'Aquila, si innesta nel ricco filone giurisprudenziale che ha caratterizzato, negli ultimi anni, molteplici controversie intraprese in altre realta' sanitarie della regione. Infatti, prima a Chieti (anni addietro) e poi, di recente, a Pescara, le rispettive Asl hanno perso la battaglia giudiziaria su analoghe rivendicazioni degli infermieri. La sentenza pronunciata nei giorni scorsi a favore della Asl 1 Abruzzo, peraltro, fara' giurisprudenza (e dunque avra' un peso notevole), oltreche' nelle analoghe dispute giudiziarie in corso nelle altre Asl abruzzesi, in tutte quelle intraprese e attualmente pendenti in Italia. Per i legali della Asl e' "una sentenza che definisce un aspetto finora molto controverso nel rapporto di lavoro tra infermieri e datore di lavoro pubblico (appunto, la Asl). Il verdetto, riconoscendo il valore delle nostre argomentazioni, stabilisce con chiarezza che il tempo per indossare e dismettere la divisa di lavoro non e' qualcosa di 'altro e diverso' ma fa parte a tutti gli effetti della prestazione di lavoro. Pertanto il cosiddetto 'tempo-tuta'", concludono i legali dell'azienda sanitaria, "comincia ad essere remunerato con la timbratura d'ingresso fino alla seconda timbratura con cui si conclude il turno lavorativo". (AGI)
Ett