Roma - Referendum sì o no. L'incertezza regna sui social. Secondo l'analisi di IlSocialPolitico.it, il mondo del web si divide in due: da una parte Twitter terreno favorevole al Comitato del Sì, dall'altra Facebook che è dalla parte del No. Così, rileva il social-magazine, nel giorno del duello tv tra Renzi e De Mita si è imposto nella twitter-sfera italiana per più di 17 ore l'hashtah #siono. A fine giornata #siono si è classificato come il quinto argomento più discusso nel nostro paese. Monitorando da vicino la sentiment collegata a #siono non c'è un vero vincitore: collegato a questo argomento si trova una frequenza di tweet molto simile tra #bastaunsi e #iovotono, gli hashtag ufficiali dei due comitati. Passando all'analisi dell'ultimo mese, però, il sì resta in vantaggio su Twitter per quanto riguarda il livello di popolarità.
L’operaio a #PiazzadelPopolo: “votiamo Sì per difendere il lavoro” https://t.co/o6z5ZghdgA #bastaunSi #referendum pic.twitter.com/5V0ukF6BEk
— Basta un Sì (@bastaunsi) 30 ottobre 2016
Il profilo ufficiale del comitato del sì è passato in un mese da 5.116 a 7.517 follower, agganciando 2.401 nuovi utenti twitter e crescendo del 46%. Nel campo dei contrari alla riforma costituzionale rileviamo come @comitatono abbia ottenuto 1.607 nuovi utenti (da 3.100 a 4.707 follower), aumentando così il livello di popolarità di un convincente 51% ma rimanendo indietro per il numero assoluto di nuovi seguaci. La sfida nel campo dell'interazione con gli utenti di Twitter delinea uno scenario nettamente favorevole al comitato del sì. Nell'ultimo mese @bastaunsi ha raggiunto un totale di engagement pari a 21.178 (tra retweet e like) contro i soli 6.637 del Comitato del no. Su Facebook il comitato del sì è cresciuto abbastanza in termini di popolarità senza però riuscire a raggiungere il fronte del No. In un mese la fan page del Sì è stata aggiunta da 19.832 nuovi fan che valgono una di crescita di quasi l'80% (da 24.909 a 44.741 nuovi mi piace). Il fronte del No ha invece ottenuto in un mese 27.801 nuovi like, passato da 64.642 a 92.443 follower (crescita del 43%).
Anche il livello di coinvolgimento è a favore del No: nell'ultimo mese la fanpage dei contrari alla riforma ha avuto una media di engagement per singolo post pari a 1368 like, 72 commenti e 1.326 condivisioni. Il comitato del Sì ottiene mediamente 410 like, 50 commenti e 293 condivisioni. La partita sui principali social sembra dunque rappresentare una nuova spaccatura tra i favorevoli, accampati nel campo di Twitter e i contrari, raggruppati su Facebook. Secondo IlSocialPolitico.it Renzi paga caro l'impegno su Facebook di influencer del calibro di Beppe Grillo, Matteo Salvini e Alessandro Di Battista. Il presidente del consiglio è da tempo in crisi su Fb dove è sceso dal podio dei politici più popolari, mentre conserva ancora il primato del primo della classe su Twitter. (AGI)