Il Movimento 5 Stelle punta al 40% e apre agli esterni in un possibile governo. Sarà "una rivoluzione gentile" la definisce Luigi Di Maio in un'intervista al Corriere della Sera, non escludendo alleanze: "credo che le altre forze politiche non potranno sottrarsi dal condividere e votare alcuni punti come l’abolizione di Equitalia e dell’Irap o il reddito di cittadinanza. Se lo faranno volteranno le spalle ai cittadini e si assumeranno una grande responsabilità verso il Paese".
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Gli ultimi sondaggi danno il partito di Beppe Grillo primo in Italia con il 32,3%, nonostante gli errori a Roma e le polemiche a Genova. "I problemi e gli errori si faranno sempre - risponde Di Maio - L’importante è che siano fatti in buona fede. Un errore in buona fede non è come un errore in malafede. I cittadini lo capiscono".
E sulla possibilità di aprire a personalità di alto profilo ma non necessariamente iscritte al Movimento, il vice presidente della Camera sottolinea che "non esistono preclusioni, ma ci vogliono persone che condividano i nostri principi legati ai nostri temi: ambiente, acqua, energia, trasporti". E guardando a quanto avvenuto a Genova, Di Maio rifiuta l'idea di "precedente" e ribadisce l'importanza di "mantenere dei principi sani o meno".
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Intanto, sostiene Il Giornale, "Grillo studia da dittatore e lancia Appendino premier". La metamorfosi del movimento, scrive il quotidiano, "passerà per una nuova forzatura che si consumerà prima dell'estate: abolire il vincolo dei due mandati elettivi. Si voterà tra qualche settimana nella seconda metà di aprile".
Quanto ai nodi da sciogliere prima del voto, sono due: il nome del candidato premier e quali candidati servono per fare un salto di qualità. Sul primo punto Grillo e Davide Casaleggio "convergono su un nome, Chiara Appendino, sindaco di Torino". Anche se "gli altri non mollano: Luigi Di Maio sembra sempre convinto che sarà lui a spuntarla, Alessandro Di Battista ondeggia". "Mancano i criteri per scegliere i candidati di Camera e Senato. Anche qui la lotta internaè iniziata da un pezzo. Ci sarà un salto di qualità: meno disoccupati e casalinghe, più avvocati, notai, professionisti".