Un occhio al partito e uno alle urne: potrebbe essere tenuta a battesimo domani a Rimini davanti a oltre mille amministratori locali, parlamentari ed esponenti di primo piano del partito, la segreteria del Pd che Matteo Renzi ha voluto "rafforzare" dopo la sconfitta referendaria. Fonti del Nazareno non escludono l'ipotesi, anche se nessuna indicazione ufficiale è arrivata finora ai parlamentari. "Renzi e' cosi', decide tutto all'ultimo momento. Difficile fare previsioni", riferiscono. Ma la due giorni riminese potrebbe essere anche utilizzata dal segretario dem per galvanizzare i suoi in vista dell'appuntamento elettorale, dato come vicino - al Nazareno rimane cerchiata in rosso la data dell'11 giugno - dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale sull'Italicum.
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E venerdì il presidente del Pd, Matteo Orfini, ha sottolineato: "Non spetta a me ma al Presidente della Repubblica sciogliere le Camere. Mi pare tuttavia utile per il Paese che non si vada a votare oltre giugno". Il segretario dem potrebbe approfittare dell'occasione per "lanciare l'appello alla mobilitazione", viene osservato da fonti parlamentari. Le stesse fonti tendono, comunque, a escludere che l'ex presidente del consiglio possa lanciare un grido che suoni come "alle urne, alle urne": la linea dei vertici dem è quella di attendere le motivazioni della Consulta sulla legge elettorale. Per capire se eventualmente ci sarà un accenno sulle "due leggi omogenee", così come le intendono i renziani (Italicum alla Camera e Consultellum al Senato), oppure se conterranno un invito ad intervenire. In ogni caso, anche se c'è soddisfazione al Nazareno sul fatto che la legge elettorale corretta dai giudici sia "suscettibile di immediata applicazione", il segretario terrà i toni bassi.
Più probabile, dunque, che il segretario del Partito democratico lanci un appello alle forze migliori del partito e del Paese, a cominciare dai sindaci, perché si mobilitino per fare recuperare ai dem quel radicamento con i territori, smarrito negli ultimi anni. In questo, Renzi può contare anche sulla rete tessuta dai comitati per il Si' al referendum, uno strumento che il segretario non intende abbandonare. E questo proprio nel giorno in cui Massimo D'Alema, tra i massimi esponenti dei comitati per il No alle riforme, tiene la sua iniziativa a Roma per trasformare quei comitati nel motore di un nuovo centrosinistra. Da Rimini dovrebbe partire, dunque, quell'invito a "rimettersi in cammino", come ha pure scritto sul suo nuovo blog. "Un cammino fisico, fatto di passi, incontri, sguardi", ha scritto ancora Renzi. Il "cammino condiviso di una comunità".
Il programma
E al concetto di comunità rimanda anche il titolo della kermesse, "Città Italia - Energia locale". Al Palacongressi di Rimini si alterneranno sindaci, governatori, consiglieri comunali e regionali, parlamentari e ministri. Il programma è fitto:
sabato
- si parte alle ore 10 di sabato con gli interventi di Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e responsabile Enti locali del Pd, del Governatore della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, e dei sindaci di Rimini Andrea Gnassi e di Riccia Micaela Fanelli.
- A seguire è previsto il contributo del Presidente del Friuli-Venezia-Giulia e vicesegretario del Pd Debora Serracchiani.
- Alle 15 è prevista una tavola rotonda dal titolo "Orgogliosi dell'Italia che reagisce" a cui partecipera', tra gli altri, il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina.
- L'intervento di Renzi chiude, alle 18, la prima giornata di lavori
domenica
- si riprende alle 9,30 con una tavola rotonda dal titolo "Crescita e coesione" con il ministro per la Coesione e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti.
- alle 10,30 tocca a Graziano Delrio, protagonista con altri amministratori locali della tavola rotonda "Investimenti e comunita'"
- Alle 11,30 è la volta del ministro dell'Interno, Marco Minniti, con la tavola rotonda "Sicurezza e solidarieta'".
- A chiudere i lavori il presidente del Pd, Matteo Orfini.