La Lega Nord, sia alla Camera sia al Senato, è il gruppo con l'indice di produttività più alto. E' quanto emerge dallo studio di Openpolis (scarica il PDF), osservatorio civico della politica italiana che si occupa di analizzare e rendere fruibili a tutti i dati pubblici.
Il dato della Camera
La Lega Nord si conferma il gruppo alla Camera con la media migliore. I suoi 19 membri hanno il punteggio più alto, superando Sinistra Italiana - Sinistra ecologia e libertà e Fratelli d’Italia (tre gruppi di opposizione). In fondo alla classifica troviamo invece nell’ordine: Partito democratico (nono posto), Scelta civica verso cittadini per l’Italia-Maie (decimo) e Forza Italia-Popolo delle libertà (undicesimo). Fra i gruppi più numerosi, il Movimento 5 stelle è quello con la media più alta, quarto in classifica.
Il dato del Senato
Come alla Camera, anche al Senato la Lega Nord è il gruppo con il punteggio più alto. Il dato medio è 1,3 volte superiore alla media dell’aula. In cima alla classifica troviamo anche due gruppi di maggioranza: AutonomiePsi-Maie (secondo) e il Partito democratico (terzo). Dal lato opposto della graduatoria ci sono nell’ordine: Forza Italia (ottavo posto), Alleanza liberalpopolareAutonomie (nono) e Grandi autonomie e libertà (decimo). Il dato del Movimento 5 stelle e di Area popolare (NcdUdc) è di poco sotto la media di Palazzo Madama.
Il dato sui singoli, parlamentari Pd i più produttivi
Sono i parlamentari del Partito Democratico Donatella Ferranti e Giorgio Pagliari i più produttivi alla Camera e al Senato, seguiti da Seguono Fedriga (Lega), Causi (Pd), Chiavaroli (Ap) e De Petris (Misto-Sel).
Fare carriera non fa bene alla produttività parlamentare
Come viene calcolato l'indice di produttività
Essere molto presenti non basta ad avere un alto indice di produttività. L’elemento più influente è un altro: il ruolo o l’incarico dei singoli parlamentari. Per esempio, dei 381 deputati che hanno una percentuale di presenze sopra la media, il 61,68% produce meno della media. Discorso analogo per i “sempre presenti” con percentuali oltre il 90%, di cui il 72,84% non arriva al dato medio di produttività. Il lavoro di deputati e senatori viene analizzato in base a criteri di efficacia utili a distinguere la grande quantità di attività che non producono effetti dalle poche iniziative che invece danno risultati.
Nessun giudizio nel merito
Non si entra mai nel merito delle disposizioni, se sono positive o negative, ma ci si limita ad attribuire un punteggio a ogni passaggio di iter. Dunque più un provvedimento si avvicina a essere completato più sarà alto il punteggio assegnato a chi presenta l’atto (primo firmatario) o ne è il relatore. Altri punti vengono attribuiti con il consenso ottenuto su un provvedimento, attraverso le firme degli altri parlamentari, e, infine, in base alla partecipazione del parlamentare ai lavori. L’insieme di questi parametri - messi a punto nel tempo grazie al confronto anche con molti parlamentari - premia il risultato e il merito politico e penalizza la produzione di scartoffie buone solo a intasare gli uffici.
Ecco le classifiche di Openpolis - Qui l'infografica
