di Alessandra Spalletta @ASpalletta
Roma - Il presidente cinese, Xi Jinping, e il premier Matteo Renzi ceneranno insieme mercoledì 16 ottobre all'hotel Forte Village di Santa Margherita di Pula (Cagliari), approfittando del transito tecnico del presidente cinese in viaggio verso il Perù. Xi atterrerà all'aeroporto di Cagliari mercoledì alle 13:40, farà visita alle rovine di Nora e si trasferirà in serata al Forte Village dove è previsto il bilaterale non ufficiale con Renzi. Apprende AgiChina che alla cena tra i due leader, prevista per le ore 20 di mercoledì, "dovrebbero partecipare 10 o 12 persone" (il cerimoniale è in corso di definizione) tra cui, per la parte italiana, oltre al premier Renzi, la moglie Agnese e una delegazione di Palazzo Chigi, che non ha ancora ufficializzato l'agenda della visita. Da parte cinese, invece, oltre al presidente Xi Jinping, dovrebbero partecipare alcune tra le massime cariche del governo cinese (ministri e consiglieri di Stato) che viaggiano insieme al presidente. Nulla si sa ancora del menù che "verrà offerto da Palazzo Chigi".
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Xi sbarcherà a Cagliari con due boeing 747 Air China. A bordo, una delegazione composta da "oltre 100 leader politici, tra cui ministri e consiglieri di Stato". Nel secondo aereo viaggerà una delegazione composta da un centinaio di imprenditori. Ma non sarebbero previste firme di accordi commerciali con imprese locali, tantomeno firme di accordi istituzionali. Xi Jinping ripartirà il 17 alle 9 del mattino per il Perù, dove parteciperà al 24th Summit economico dell'Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation) il 19 e il 20 novembre.
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A una settimana dalla vittoria di Trump negli Stati Uniti, Xi e Renzi parleranno probabilmente di "rapporti bilaterali e cooperazione tra Italia e Cina", riferiscono le fonti all'Agi. Ma chi si aspetta da parte del presidente cinese un endorsement alla riforma costituzionale - Renzi è atteso in Sardegna mercoledì sera e giovedì per una serie di incontri istituzionali e impegni pubblici per sostenere il Sì al referendum costituzionale - rimarrà probabilmente deluso: difficilmente la Cina si pronuncia ufficialmente sulle vicende politiche interne degli altri Paesi, in linea con il principio di non ingerenza. Tuttavia, per Pechino la stabilità politica ed economica dell'Italia è di fondamentale importanza, e il governo cinese non ha mai perso occasione per ribadire il proprio auspicio affinché l'Italia prosegua nel percorso di riforme strutturali e mantenga ritmi di crescita economica. Tutto ciò favorirebbe la Cina, per la quale l'Italia è il sesto partner commerciale in Europa e tra i principali destinatari degli investimenti cinesi (l'ultimo riguarda l'acquisizione del Milan).