Roma - Intesa raggiunta in commissione del Pd per le modifiche all'Italicum. Il testo ha ottenuto l'ok di Gianni Cuperlo, ma altri esponenti della minoranza sono in netto in disaccordo. Nico Stumpo, interpellato dall'AGI, spiega: "Abbiamo già detto a Gianni che il testo presentato ieri rappresenta un'abbondante presa in giro. Quello che a noi interessa non è un documento, non è un voto in direzione. Bisognava fare altro da tempo. Se bisognava cambiare la legge elettorale, andava presentato un testo in Parlamento. Questo non era in quello che c'è stato presentato ieri. E, da quello che ho capito, nemmeno in quello presentato oggi".
Le tappe che hanno portato dell'accordo sull'Italicum
Critico anche Davide Zoggia, vicino a Pierluigi Bersani e Roberto Speranza: "Leggo solo parole e molti condizionali, un rinvio a dopo il referendum e nessun disegno di legge - sintetizza -. Noi andiamo aanti con la nostra campagna per il No al referendum". La minoranza aveva chiesto la modifica dell'Italicum, con gesti concreti prima del referendum; in caso contrario aveva annunciato che avrebbe votato No. "E' evidente che questa operazione ha un obiettivo preciso - ha concluso Zoggia - ed è dimostrare che esiste una minoranza che dialoga e una che dice no. Ma non possiamo più fidarci e andiamo avanti".
Ecco i principali punti del documento firmato dal vicesegretario dem, Guerini, dal presidente Pd, Orfini, dai capigruppo Zanda e Rosato e da Gianni Cuperlo. La Commissione Pd istituita per modificare l'Italicum ha compiuto - si legge nel documento - una verifica su tre aspetti: Premio di lista-premio di coalizione; Ballottaggio-turno unico; "Modalità di espressione della volontà degli elettori nella scelta degli eletti".
I PUNTI PRINCIPALI DEL DOCUMENTO APPROVATO
- La Commissione propone "la definizione di un premio di governabilità (di lista o di coalizione) che consenta ai cittadini, oltre alla scelta su chi li deve rappresentare, la chiara indicazione su chi avrà la responsabilità di garantire il governo del Paese attraverso il superamento del meccanismo di ballottaggio".
- "In merito alla futura elezione dei senatori è confermata l'indicazione espressa dal segretario per assumere la proposta di legge a firma Fornaro-Chiti quale riferimento del Pd per il varo della disciplina ordinaria in materia".
- "Le verifiche realizzate rendono possibile la preferenza per un sistema di collegi inteso come il più adatto a ricostruire un rapporto di conoscenza e fiducia tra eletti ed elettori".
VERIFICA PARLAMENTARE DOPO IL REFERENDUM
Nel documento Pd sulle modifiche all'Italicum si parla anche di tempi per la discussione. "La commissione ha tenuto tre riunioni ed è stata avviata una prima ricognizione con le altre forze e gruppi parlamentari sia in merito ai contenuti che ai tempi di eventuali modifiche della legge attuale - si legge nel testo -. La maggioranza dei gruppi interpellati - e nello specifico, la totalità delle opposizioni che si sono espresse anche con dichiarazioni pubbliche in tal senso - si è dichiarata indisponibile a una verifica parlamentare prima del referendum costituzionale del 4 dicembre".
Intanto, si legge ancora nel testo approvato, "la commissione sottopone questo documento all'Assemblea nazionale, alla Direzione e ai gruppi parlamentari del Partito Democratico di Camera e Senato per le relative valutazioni e conseguentemente tradurne l'impianto nei testi di legge (elezione dei senatori secondo il Ddl Fornaro-Chiti e legge elettorale) da portare al confronto con le altre forze politiche e gruppi parlamentari".
CUPERLO: MI SONO ASSUNTO UNA RESPONSABILITA' TRA DUBBI E DOMANDE
Gianni Cuperlo dopo la firma sul documento che propone le modifiche all'Italicum parla anche del referendum e di cosa potrà accadere il 5 dicembre. "Per quanto mi riguarda quel 'giorno dopo' lo immagino come un impegno nella costruzione di un nuovo centrosinistra competitivo alle elezioni politiche", dice. "Mi sono assunto una responsabilità attraversato dai dubbi e dalle domande che chiunque si sarebbe posto. Come logico ne rispondo personalmente e in primo luogo a quanti hanno condiviso con me questo percorso e che incontrerò nei prossimi giorni", conclude Cuperlo
ROSATO: RIMOSSO ULTIMO OSTACOLO ALLE RIFORME
"Abbiamo rimosso anche l'ultimo ostacolo: ora c'è da dire Sì o da dire No. Ma in questo secondo caso, è possibile farlo solo sulla base dei contenuti della riforma costituzionale". E' soddisfatto il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato, che interpellato sull'accordo raggiunto nella commissione Pd sull'Italicum, dichiara: "Lo dico con grande rispetto dei colleghi che hanno votato Sì alla riforma ponendo due condizioni", ovvero l'elezione diretta dei senatori e le modifiche all'Italicum. "A quelle condizioni abbiamo risposto".
ZANDA E GUERINI: ATTENTI A RAFFORZARE L'UNITA' DEL PARTITO
"Da parte di tutti c'è stata una grande attenzione al rafforzamento dell'unità del Partito democratico. L'unità del Pd non è solo un valore in sé, ma oggi è anche un forte contributo alla stabilità dell'Italia". Il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, sottolinea l'importanza dell'accordo. "La commissione ha eseguito un mandato della Direzione e del segretario. Abbiamo lavorato bene - aggiunge -, avendo l'obiettivo di definire possibili modifiche alla legge elettorale che raccogliessero un consenso quanto più vasto possibile". A Zanda fa eco il vicesegretario dem, Lorenzo Guerini: "Credo sia un buon lavoro, innanzitutto per l'unità del nostro partito, che testimonia concretamente che ciò che è stato detto nell'ultima direzione non erano solo parole ma la volontà concreta di assumere un'iniziativa seria sulla legge elettorale. Avanti così!".