Roma - Maggioranza e minoranza Pd a confronto oggi nella riunione della Direzione sui temi caldi del referendum e dell'Italicum. "Un pezzo della classe dirigente Dem - afferma il capogruppo alla Camera, Ettore Rosato, in una intervista a Repubblica - non butti via una riforma discussa da trent'anni: sarebbe una cicatrice insanabile". Per Rosato "l'Italicum puo' cambiare, anche prima del referendum, ma ci vuole la disponibilita' di un pezzo almeno delle opposizioni". Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, in una intervista al Corriere della Sera lancia un appello alla minoranza sul referendum, affinché non diventi "uno strumento contro il premier". Secondo Franceschini è possibile modificare l'Italicum "anche prima del referendum", tuttavia "realisticamente non possiamo rifare tutto. C'è spazio per correzioni significative, ma mirate". Per l'opposizione parla a La Stampa, Gianni Cuperlo, che afferma: "Vorrei un atto concreto: elezione diretta dei senatori e nuova legge elettorale che garantisca rappresentanza, collegi e un premio per la governabilita' tale da non farci uscire da una Repubblica parlamentare". Quanto a un eventuale rischio scissione, Cuperlo osserva: "Potrebbe accadere e sarebbe un trauma. Evitarlo è la responsabilità comune che ci tocca affrontare". (AGI)