Roma - Il partito del Nazareno lavora al ritorno, con alcune modifiche, all'Italicum 1.0, con un premio alla coalizione e uno sbarramento al 25% per accedere al ballottaggio. Si punta a coinvolgere Forza Italia, ad aprire un tavolo per andare oltre i confini della maggioranza. Ma la minoranza dem resta sempre sul piede di guerra. Ieri sera nella riunione dei 'ribelli', molti come Leva e Stumpo si sono dichiarati disponibili anche a costituire dei comitati per il no, anche se la linea ufficiale e' quella di un semplice impegno a ribadire la posizione contraria al ddl Boschi e a non scoprire ora le carte. I bersaniani inoltre sono pronti allo scontro anche sulla legge di stabilita'.
"E' possibile - si sfoga uno dei dissidenti - che noi dobbiamo venire a sapere dei tagli alla sanita' dai giornali? Ma perche' non c'e' un confronto sulle politiche economiche del governo? Perche' non si dice che l'operazione taglia tasse non funziona?". Nella prima settimana di ottobre ci sara' un'iniziativa della minoranza dem insieme a Sel ma un gruppo di lavoro sta preparando una sorta di 'contro-manovra', con l'apporto di diversi economisti dell'area di sinistra. Ma la battaglia resta sul referendum e sulla legge elettorale. La data della consultazione verra' decisa nel Consiglio dei ministri del 26 settembre, ma e' stato cerchiato in rosso il giorno del 27 novembre, la settimana successiva potrebbe tenersi la 'Leopolda'. "Renzi prende tempo", attaccano le opposizioni.
Intanto il premier da Modena incalza: "Nella riforma costituzionale ci sono referendum propositivi e l'obbligo, che prima non c'era, per il Parlamento di discutere le legge di iniziativa popolare. Sapete chi lo diceva? Beppe Grillo nel 2012". E sul sistema di voto: "Se vogliono cambiare, pronti a discuterne. Ma bisognerebbe anche che gli altri partiti ci dicessero che idee hanno. Cosa propongono? Noi siamo qui in amicizia, non vogliamo essere tracotanti. Avete delle proposte? Se le avete siam pronti a discutere con tutti". La convinzione comunque anche nel Pd e' che la Consulta rinvii la decisione sull'Italicum. "Quelli che per vent'anni potevano cambiare le cose e non lo hanno fatto, ora vorrebbero impedire a noi di fare le riforme", afferma Renzi. Intanto questa sera ci sara' il confronto con il presidente dell'associazione dei partigiani. "Ringraziero' ancora unavolta i partigiani per quello che hanno fatto - spiega il presidente del Consiglio -. Evviva la memoria del passato, ma vorrei anche scrivere la storia del futuro". (AGI)