Varsavia - La legge elettorale? "Se ci sono i numeri in Parlamento si può anche cambiare, io non li vedo, ma non faccio pressioni, non ne parlo più, cala il silenzio stampa". Il referendum? "Non e' sull'Italicum ma tra chi vuole e non vuole cambiare. Non vorrei che qualcuno si sveglia e vuole tornare indietro", così come successo con la Brexit. Dalla conferenza stampa di Varsavia, Matteo Renzi traccia la strada che percorrerà da qui alla consultazione sul ddl Boschi e replica indirettamente a Carlo De Benedetti che ha minacciato di votare no al referendum senza una riforma dell'Italicum.
Per Renzi il referendum resta la partita "cruciale". Poco importa la data ("non dipende da noi, ma dalle Corti, anche se non si andrà sotto Natale"), non si sofferma più di tanto sull'ipotesi di uno spacchettamento ("Sono per una scheda sola ma se la Corte di Cassazione darà un altro giudizio, io non avrò problemi"), l'unico obiettivo e' portare a casa il risultato. Perché altrimenti - è il ragionamento del premier - cambia il mondo e passa tutto nelle mani del presidente della Repubblica.
Incontrando i giornalisti al termine del vertice Nato, il presidente del Consiglio ha anche insistito che sulle banche "non c'è un problema italiano". "La mia posizione è uguale a quella di Padoan e del governatore Visco, non ho nulla da aggiungere", ha affermato, "c'è qualche singola situazione aperta per mille motivi. Queste situazioni vengono seguite da un gioco di squadra del Paese che si preoccupa di risolvere eventuali problemi prima che accadano". Sul dialogo in corso con i leader europei sulla sofferenza del sistema bancario sui mercati dopo Brexit, Renmzi ha spiegato che "l'obiettivo e' evitare problemi agli italiani e ai correntisti. C'è il pieno supporto degli altri partner europei, ne ho parlato anche con Juncker". "L'Italia non e' sotto osservazione", ha assicurato, "c''e' un continuo e costante dialogo a livello politico per trovare una soluzione. Con la Merkel ho discusso a lungo dell'incontro di Berlino con Hollande per non lasciar cadere la questione del rilancio dell'Europa". (AGI)