(AGI) - Naypyidaw (Birmania), 22 mar. - Non ce l'ha fatta a diventare presidente ma guidera' la politica estera del Paese: Aung San Suu Kyi, leader della Lega Nazionale per la Democrazia (Nld) birmana, sara' il ministro degli Esteri del primo governo civile del Myanmar. Bloccata dalla norma costituzionale ad hoc voluta dai militari che impedisce a chiunque abbia figli stranieri di accedere alla presidenza, la Nobel per la Pace, forte della vittoria schiacciante del partito alle elezioni di novembre, e' riuscita comunque a ritagliarsi un ruolo nella gestione del Paese. Lo aveva gia' annunciato lei stessa, all'indomani del voto, assicurando che avrebbe guidato il Myanmar "dall'alto". Come presidente, il Parlamento birmano ha designato pochi giorni fa uno dei suoi piu' stretti collaboratori, Htin Kyaw. Oltre a questo incarico, Suu Kyi potrebbe esercitarne altri nell'esecutivo. La carica di ministro degli Esteri non solo le dara' un'influenza a dimensione internazionale ma le permettera' anche di sedere all'interno del potente Consiglio di Sicurezza, dominato dai militari. I deputati dovranno votare sull'esecutivo entro la fine della settimana, ma vista la maggioranza detenuta dall'Nld in Parlamento, l'esito sembra scontato. (AGI)
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