Catanzaro - "Il nostro destino non puo' essere quello di un Paese diviso e sempre piu' diseguale. Non e' accettabile che crescano le distanze in termini di lavoro, di opportunita', di risorse disponibili, di concreto esercizio dei diritti, di investimenti". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi pomeriggio a Catanzaro per inaugurare il nuovo palazzo della Giunta regionale calabrese. "L'Italia - ha aggiunto Mattarella parlando davanti agli amministratori regionali e ai 409 sindaci dei Comuni calabresi - ha bisogno dello sviluppo del Sud. Non ci sara' crescita piena, neppure nelle regioni piu' forti, senza una crescita del meridione. L'unita' del Paese e' indispensabile per superare le nostre fragilita', per la nostra uscita dalla crisi, per il rilancio dell'economia, per consentirci di giocare un ruolo in Europa. Perche' si innesti la dinamica di uno sviluppo innovativo tutti devono fare la loro parte. Devono farlo anche le Regioni del sud. La rimonta della Calabria dipende innanzitutto dai calabresi, cosi' come - ha detto ancora il capo dello Stato, per ciascuna delle regioni meridionali". Il presidente Mattarella ha poi toccato i temi dell'occupazione, ed ha sottolineato che "creare nel Paese il lavoro che manca e' la prima delle priorita'. Dare un futuro ai giovani, in Calabria come Italia, e' condizione della tenuta stessa della nostra nazione. Pure in presenza di dati economici non incoraggianti, nel meridione si registra una crescita del numero delle imprese, una presenza significativa di aziende guidate da giovani, energie positive rilevanti a cui occorre dar modo e occasioni per esprimersi. La buona politica - ha rilevato il capo dello Stato - ha insomma molto da fare. E guai a nascondersi dietro vecchi alibi, funzionali al permanere dello status quo".
"La 'ndrangheta - ha aggiunto - e' una minaccia per l'intero Paese, come dimostrano inchieste e processi in diverse regioni italiane, e la sua sconfitta costituisce una esigenza e un obiettivo nazionali".
"La presenza della 'ndrangheta in questo territorio e la sua minacciosa pressione sulla vita pubblica - ha aggiunto il capo dello Stato - sono evidenziate dalla cronaca e prima ancora sono percepite nella comunita' cui viene impedita la libera e piena crescita economica e sociale. La Calabria non e' sola. Lo Stato non e' lontano. La Calabria - ha dichiarato Mattarella - e' parte integrante e inseparabile della vita dell'Italia e la coinvolge. Lo Stato e' al fianco di chi lotta per estirpare la pianta malavitosa". Il presidente della Repubblica ha poi ricordato la vicenda relativa alla squadra femminile di calcio a 5 di Locri: "e' stata positivamente contagiosa, per tutto il Paese, la voglia di giocare delle ragazze della squadra di calcio di Locri, nonostante oscuri condizionamenti. Questo moto di solidarieta', che da ogni parte ha raggiunto la Calabria - ha aqggiunto Mattarella - va inteso come una scelta spontanea di condivisione nazionale".
"La politica, spesso, non riesce a sottrarsi alla logica degli interessi particolari, quando si appiattisce su una mera e conservatrice riproduzione del consenso, toccando talvolta quella zona grigia che non distingue legalita' da illegalita', nell'illusione di preservare se stessa mentre la comunita' circostante non riesce a trarre concreti benefici", ha concluso il presidente della Repubblica. (AGI)
(29 gennaio 2016)