(AGI) - Istanbul, 2 gen. - La Turchia deve riconoscere che ha bisogno di Israele. Lo ha affermato il presidente Recep Tayyip Erdogan, dopo le notizie circolate nelle ultime settimane secondo le quali i due Paesi stanno cercando di riavvicinarsi, dopo l'incidente avvenuto nel 2010, quando le forze di sicurezza israeliane uccisero nove attivisti a bordo di una flotilla organizzata da ong turche per portare aiuti umanitari a Gaza. "Israele ha bisogno di un Paese come la Turchia nella regione, e anche noi dobbiamo riconoscere che abbiamo bisogno di Israele. Questa e' la realta' nella regione", ha commentato Erdogan, aggiungendo che "se saranno fatti passi reciproci basati sulla lealta', saranno seguiti dalla normalizzazione" delle relazioni. Dopo l'incidente del 2010 i due Paesi richiamarono i rispettivi ambasciatori e Ankara chiese la revoca del blocco a Gaza, risarcimento per le vittime dell'assalto alla flotilla e le scuse di Israele. Le scuse sono arrivate e i negoziati sui risarcimenti hanno fatto passi avanti: resta quindi il blocco a Gaza il principale nodo da sciogliere. Su questo punto, Erdogan ha detto che Israele aveva suggerito di consentire l'ingresso di materiali edili a Gaza se provenienti dalla Turchia. "Serve un testo scritto a garanzia dell'accordo", ha spiegato il presidente. L'accelerazione e' stata sicuramente favorita dalla crisi tra Ankara e Mosca per il jet russo abbattuto alla frontiera con la Siria. Israele chiede ad Ankara di impedire l'ingresso nel suo territorio di un leader di Hamas, Salah Aruri, la cui presenza in Turchia pero' non e' mai stata confermata dal governo turco.
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