Alla fine i Ds, almeno per ora, sono usciti dalla nebbia: il quarto congresso nazionale della Quercia è in calendario dal 19 al 21 aprile e si svolgerà con regole condivise pressoché all'unanimità, visto che sui 120 membri della direzione solo 3 si sono astenuti. Si voterà così con voto segreto congiunto sia il segretario che le mozioni. Una decisione quella sulle regole che doveva essere scontata, in condizioni normali, ma che il clima che ancora si respira nella Quercia ha reso di una gestazione a dir poco difficile. Una giornata di tensione, mediazioni e trattative che se da una parte hanno scongiurato il rischio di un errore micidiale, l'approvazione delle regole congressuali a colpi di maggioranza che avrebbe certificato l'incapacità delle anime del partito a convivere, dall'altra ha
confermato l'immagine di un forza politica sull'orlo di una crisi di nervi. Il finale è stato un pareggio per i giocatori in campo. Fassino, dopo il 'diktat di D'Alema' sulla necessità di approvare regole condivise, ha portato a casa la conferma che l'assise diessina non slitterà oltre aprile ma ha dovuto cedere a Mussi and company la vittoria sulle modalità di voto.
A questo punto, calendario alla mano, con i congressi di sezione che si svolgeranno nelle prime tre settimane di marzo, e che saranno seguiti, nella prima settimana di aprile, da quelli di federazione e regionali, la parola passa agli iscritti.