(AGI) - Roma, 2 dic. - Sale di nuovo la tensione tra Nato e Russia. Mentre continua il forte attrito tra Mosca e un Paese membro, la Turchia, per il caccia abbattuto, i ministeri degli Esteri dell'Alleanza atlantica hanno invitato il Montenegro a diventare il 29mo membro della Nato. Nonostante i tentativi di rassicurare Mosca che non si tratta di un'iniziativa contro la Russia, il Cremlino ha annuncia rappresaglie. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha parlato di "decisione storica". Il processo per l'ingresso durera' tra i 12-18 mesi, con la chiusura dei negoziati a inizio 2017 e poi circa un anno per le ratifiche, e segnera' il primo allargamento della Nato dal 2009, quando entrarono Albania e Croazia. Anche Bosnia, Macedonia, Georgia e Ucraina hanno espresso l'interesse per l'adesione alla Nato, ma le due repubbliche ex sovietiche sono state di recente coinvolte in guerre con la Russia e difficilmente potranno andare oltre una Partnership con l'Alleanza. Mosca ha piu' volte espresso la sua contrarieta' all'ingresso di Podgorica nell'Alleanza, sostenendo che minerebbe la stabilita' dei Balcani occidentali. L'allargamento non e' diretto contro la Russia, ha assicurato il segretario di Stato Usa, John Kerry, sottolineando che "la Nato e' un'alleanza difensiva che esiste da 70 anni" e "non costituisce una minaccia per nessuno... non e' un'organizzazione offensiva e non e' focalizzata sulla Russia, ne' su nessun altro". Mosca pero' ha subito fatto sapere che non proteggera' piu' Podgotrica, in quanto interrompera' i suoi progetti di cooperazione con il Montenegro, inclusi quelli nel campo militare. Il Cremlino ha comunicato che il presidente Vladimir Putin e il suo governo annunceranno misure di rappresaglia. Un chiarimento potrebbe arrivare nella preannunciata riunione del Consiglio Nato-Russia, a cui, ha anticipato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, Mosca sara' presente. Lavrov ha anche aperto alla Turchia, annunciando che incontrera' il suo collega Mevltu Cavusoglu, a Belgrado a margine della ministeriale Osce in programma domani e venerdi'. Ma allo stesso tempo ha accusato Ankara di voler "distruggere il processo avviato a Vienna" per mettere fine alla crisi siriana, con l'incidente del Sukhoi russo abbattuto al confine con la Siria. Dal ministero della Difesa russa e' arrivata poi un'altra bordata a Recep Tayyp Erdogan: il viceministro della Difesa Anatoli Antonov ha accusato il presidente turco e la sua famiglia di acquistare il petrolio rubato dall'Isis in Iraq e in Siria, con il coinvolgimento di Erdogan e della famiglia. La Turchia "e' il primo consumatore del petrolio venduto dall'Isis, ha aggiunto Antonov, spingendosi fino a dire di essere a conoscenza di tre rotte attraverso le quali l'Isis invia petrolio ad Ankara.
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