Belle con le rughe, le dive del Calendario Pirelli
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Belle con le rughe, le dive del Calendario Pirelli

Belle con le rughe, le dive del Calendario Pirelli

di Annalisa Cretella
Julianne Moore (Calendario Pirelli 2017) 
Julianne Moore (Calendario Pirelli 2017) 
di lettura
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  • 3 mesi di lavoro;
  • 5 location: Berlino, Los Angeles, New York, Londra e la spiaggia francese di Le Touquet;
  • 40 scatti fotografici, fra ritratti e ambienti, realizzati non solo in studio ma anche in set a cielo aperto. Dai fast food e gli alberghi decadenti di downtown a Los Angeles, di Times Square a New York, al teatro Sophiensaele di Berlino, passando per i tetti degli studi di New York e Londra e della spiaggia di Le Touquet;
  • 14 grandi attrice: Nicole Kidman, Helen Mirren, Uma Thurman, Kate Winslet, Penelope Cruz, Rooney Mara, Robin Wright, Julianne Moore, Alicia Vikander, Charlotte Rampling, Zhang Ziyi, Lea Seydoux , Lupita Nyongo, Jessica Chastain.
  • Uma Thurman: "Ho due figlie e un figlio ed è importante anche per i ragazzi vedere la loro madre che invecchia. Credo sia fantastico vedere questa forza di umanità. Sono grata a Peter che è riuscito a fare una foto di me che rido. Il calendario è un gesto d'amore per le donne da parte di Peter. Mia madre mi diceva la bellezza è quello che la bellezza fà. Bisogna cercare di amare se stessi e poi amare gli altri. La ribellione starà in questo".
  • Nicole Kidman: "Bisogna avere fiducia in se stessi e far capire ai giovani che lungo la strada non ci sono montagne invalicabili ma ostacoli. Certo sappiamo che si giudica in base al fisico, ma è importante quello che si fa crescere dentro se stessi. Il messaggio che abbiamo inviato è molto importante anche per le generazioni del futuro".
  • Helen Mirren: "Fare questo Calendario era un pò pericoloso perchè siamo abituati a foto spettacolari. All'uso del digitale, alle foto ritoccate. Tutti si sentono un pò intrappolati davanti alla macchina fotografica. Non necessariamente una cosa che ci piace. Ma essere rivelate in una foto è qualcosa che fa un pò paura. Ci vuole non solo un fotografo fantastico ma una persona fantastica. C'è un cambiamento culturale. Ed è anche l'inizio di un nuovo movimento interessante da punto di vista artistico. Rappresenta la società".
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