Al via la partnership tra AGI e Censis, con il patrocinio e la promozione della Fondazione Cotec, per realizzare nel corso del triennio 2017-2019 una ricerca permanente sui temi dell'innovazione Made in Italy. La piattaforma di riferimento sarà una grande ricerca annuale, elaborata sulla base di un campione di popolazione italiana tra i 18 e gli 80 anni, e costituirà parte integrante del "Rapporto sulla Cultura dell'Innovazione" promosso da Cotec e AGI e presentato al Quirinale in occasione della Giornata dell'Innovazione, che si celebra il secondo martedì di giugno.
Il patrimonio informativo acquisito attraverso l'indagine verrà utilizzato in una serie di rapporti presentati in 4 eventi nazionali dedicati a specifici temi d'attualità: dagli impatti della tecnologia sul mercato del lavoro all'evoluzione del rapporto tra gli italiani e la pubblica amministrazione digitale, da come le tecnologie digitali stanno cambiando i modi di abitare e fruire delle città alla panoramica sui comportamenti e le opinioni sullo sfondo della de-carbonizzazione dell'economia urbana e delle prospettive di sviluppo di una e-society.
In parallelo con i rapporti, saranno organizzati dibattiti con i migliori innovatori e creatori italiani, in diretta streaming su www agi.it e corredati dai format più adatti alle esigenze di comunicazione per sostenere le idee in grado di cambiare l'Italia (video, articoli, infografiche, social, ebook, podcast e altro).
De Rita, l'innovazione non è fonte di preoccupazione ma di crescita
Come ha sottolineato il segretario generale del Censis, Giorgio De Rita, ospite con Claudio Roveda, direttore generale della Fondazione Cotec, del forum 'Viva l'Italia' di AGI, scrivere un rapporto "serve per raccontare il Paese e la capacità degli italiani di guardare verso il futuro, meglio e tanto di più della politica e delle istituzioni. Serve per ridare coraggio alla società perché l'innovazione non è fonte di preoccupazione, è fonte di sviluppo, crescita e miglioramento".
"Dalle fabbriche è partita la rivoluzione 4.0 e l'eccellenza italiana, ad esempio nell'automazione industriale, e ci fa dire che noi siamo all'avanguardia nel'innovazione. C'è ancora molto da fare - ha sostenuto De Rita - Perdere lavoro significa impegnarsi a costruirne di nuovo. E' un passaggio duro, faticoso, ma non ci sono altre opzioni". Prendendo spunto dall'intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a Madrid, il segretario generale del Censis ha aggiunto che "Mattarella fa bene ad essere ottimista sulla quarta rivoluzione industriale, lo sviluppo digitale sta facendo sparigliare le carte, molti lavori spariranno ma molti di più se ne creeranno".
Roveda, l'innovazione deve coinvolgere tutta la società
Quest'anno, ha ricordato Roveda, la Giornata nazionale dell'innovazione sarà celebrata il 13 giugno, "e la collaborazione con AGI e Censis darà ancora più efficacia" all'iniziativa. La data della Giornata non è fissa, ovvero si celebra il secondo martedì di giugno. Un appuntamento, ha spiegato il direttore generale della Fondazione Cotec, che serve a "far riconoscere che l'innovazione è un fattore trainante e importante dello sviluppo sociale, non è un processo da lasciare solo agli addetti ai lavori, ricercatori e uomini di impresa. Deve invece coinvolgere tutta la società. Anche la presentazione del rapporto sulla cultura dell'innovazione va in questa direzione: cioè come si muove la società italiana verso l'innovazione".