Ne è passato di tempo da quando a impersonare i nerd sullo schermo era Steve Urkel. Ve lo ricordate? Voce nasale, occhialoni, bretelle e pantaloni con vita ad altezza sterno: era uno dei personaggi di “Otto sotto un tetto”, serie tv degli anni '90. Allora, mentre Steve guidava la sua Isotta Fraschini, non avrebbe mai potuto immaginare che, una ventina di anni dopo, gli sfigati da tastiera si sarebbero tramutati in superstar. Certo, la loro raffigurazione è spesso distorta. Ma, nel tempo, i nerd si sono trasformati: da simpatici disadattati sono diventati simpatici disadattati di successo. Con un pubblico fedele e ascolti record.
Apple tra star e sviluppatori
Se ne è accorta anche Apple. Non a caso, per la sua prima videoproduzione digitale, ha puntato sul mondo geek. La Mela produrrà un reality. Niente starlette ed ex terzini in disuso: i protagonisti saranno gli sviluppatori. La serie si chiama “Planet of the Apps”. Al di là della citazione (“Planet of the apes”, “Il pianeta delle scimmie”), il format mischia Grande Fratello e Shark Tank, programma visto anche in Italia: gli sviluppatori costruiscono la propria app sotto l'occhio delle telecamere e devono presentarla a quattro giurati. Il vincitore vedrà la propria creatura interamente finanziata e pubblicata sull'App Store. Senza dimenticare che anche i perdenti avranno una vetrina importante, osservata dal mondo del venture capital.
Per avere conferma di quanto i nerd siano diventati glamour, basta guardare chi sono i giurati di “Planet of the Apps”. In Italia, Shark Tank aveva cinque super tecnici, che potevano investire di tasca propria sulle startup candidate: Fabio Cannavale (presidente di Lastminute.com), Mariarita Costanza (direttore tecnico Macnil–Gruppo Zucchetti), Luciano Bonetti (presidente Foppapedretti), Gianluca Dettori (presidente e fondatore del venture capital dpixel) e Giampietro Vigorelli (pubblicitario). Apple punta invece sul parere di Jessica Alba, Will.i.am, Gwyneth Paltrow e Gary Vaynerchuk. Quest'ultimo è l'unico imprenditore puro (è il ceo di Vayner Media). Le due attrici e il rapper non sono però digiuni di business. L'ex Black Eyed Peas ha fondato i.am+, società che sviluppa cuffie wireless. Jessica Alba ha co-fondato TheHonest, produce prodotti per la casa senza sostanze tossiche e ha raccolto finanziamenti per 228 milioni di dollari. Gwyneth Paltrow ha messo in piedi Goop, un sito a metà tra la testata giornalistica e la piattaforma di e-commerce. Insomma: hanno (un po') di esperienza (più come imprenditori che come investitori). Ma il loro nome e il loro volto arrivano ancora molto prima delle loro aziende.
Nel nome di Sheldon
Il passo da Steve Urkel a Jessica Alba, come si può ben vedere, non è breve. Ma non si tratta di una svolta improvvisa. Già da un po' di tempo i nerd sono diventati popolari. Nel 2007 (lo stesso anno di nascita dell'iPhone) iniziano due serie tv di successo. Una è "Chuck": cinque stagioni in cui un tecnico informatico imbranato si ritrova ad essere un agente segreto della Cia. L'altra è la regina del genere, il prodotto che ha davvero sdoganato il mondo nerd: “The Big Bang theory”. Leonard, Sheldon, Howard e Raj sono quattro ricercatori del California Institute of Technology. Vivono di fumetti e giochi di ruolo, adorano Indiana Jones e Guerre stellari. Hanno una vicina di casa tanto avvenente quanto incolta (Penny) e sono alla disperata ricerca di ragazze (fatta eccezione per il misantropo Sheldon). Il successo è stato tale da spingere la serie alla decima stagione e i cachet degli attori principali a un milione a puntata ciascuno.
Nel 2011, arriva un'altra serie: nella versione originale si intitola “Awkward” (cioè goffo, problematico) ma in quella italiana si trasforma in “Diario di una nerd superstar”. A confermare il richiamo di quella parola e di quell'universo.
Piccolo schermo e vita reale
Le serie tv sono distorsioni. Ma hanno sempre un fondo di verità. Il mondo della tecnologia ha da tempo smesso di essere una cricca di gente con gli occhiali e gli apparecchi per i denti. Il successo di imprese e startup ha contribuito a rendere l'universo geek popolare. E le nuove (ricchissime) leve del digitale dialogano con moda, sport e spettacolo. Alexis Ohanian, co-fondatore di Reddit, sposerà Serena Williams. Ed Evan Spiegel, oltre a portare Snapchat in Borsa, nel 2017 festeggerà il matrimonio con la supermodella Miranda Kerr. I nerd hanno smesso di essere nerd.