(AGI) - Roma, 14 dic. - Da domani l'Europa diventera' protagonista della geolocalizzazione. Il sistema di navigazione satellitare europeo, Galileo, domani mattina entrera' in fuinzione e comincera' a inviare a Terra i suoi segnali che permetteranno di individuare con etsrema precisione la nostra posizione sulla Terra. Dopo l'ultimo lancio avvenuto a settembre di quattro satelliti portati in orbita simultaneamente da Ariane 5, ora in orbita c'e' un numero sufficiente di satelliti (14 piu' quattro di riserva) a dare inizio alla trasmisisone dei segnali necessari per la geolocalizzazione. Nel 2020 avremo 30 satelliti in orbita e Galileo sara' al massimo della sua capacita' operativa. Al contrario del Gps americano e del sistema di navigazione russo, Glonass, Galileo garantira' su tutta la superficie terrestre una geolocalizzazione basata sui segnali di 4 satelliti e non di tre. Questo permettera' di raggiungere una precisione maggiore, intorno a un centimetro contro i 5 metri del Gps.
Sono piu' di 17 anni che il programma e' stato avviato e ha richiesto un investimento di oltre 10 miliardi di euro. Per l'Europa si tratta di un investimento enorme sul proprio futuro tecnologico e di un progetto di lunga durata che avra' importantissime ricadute tecnologiche. Basta pensare non solo alla rivoluzione in atto nel mondo dei trasporti, con i sistemi automatici di delivery dei prodotti guidati da geolocalizzatori e con lo sviluppo degli UV (Unmanned vehicles) i veicoli senza pilota cui anche giganti come Tesla e Google stanno ormai puntando. Piu' semplicemente oggi tutti gli smartphone e i servizi di comunicazione, si servono di geolocalizzazione. Inoltre Galileo fornira' due importanti servizi che non sono offerti dal Gps e cioe' un orario molto accurato (dell'ordine del miliardesimo di seconod, molto utile per la gestione delle reti elettriche e per le assicurazioni) e un sistema di identificazione e di autocertificazione dell'utente, che dovrebbe rendere la vita difficile a eventuali hacker che volessero inserirsi nel sistema di guida di un UV. Galileo garantira' sia servizi di posizionamento e navigazione accessibili a tutti gratuitamente, sia servizi ad hoc per applicazioni specifiche, come la sicurezza del trasporto aereo, marittimo e ferroviario, i settori bancario, energetico, assicurativo, delle telecomunicazioni, del turismo e agricolo. Contribuira' inoltre al sistema internazionale COSPASSARSAT di ricerca e soccorso e disporra' di un segnale criptato con accesso controllato (Public Regulated Service) con caratteristiche prestazionali di grado militare, dedicato a enti governativi e operatori con speciali requisiti di sicurezza. Le applicazioni sono dunque davvero tante e destinate a crescere. Si tratta di un mercato enorme. Secondo le stime elaborate dall'Agenzia Spaziale Europea, il 10 per cento del Pil europeo deriva da questo tipo di applicazione. Nel 2030 salira' al 30 per cento.
Il ruolo delle industrie italiane nello sviluppo di questa fondamentale infrastruttura frutto della collaborazione tra Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Unione Europea (UE) con l'importante contributo dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI).tecnologica e' molto importante. Leonardo-Finmeccanica ha un ruolo fondamentale nello sviluppo del programma Galileo. Nei satelliti gia' in orbita, un'importante componente tecnologica e' sviluppata da Leonardo, che ha realizzato i sensori di assetto IRES-N2 (Infrared Earth Sensor), utilizzati per il controllo della posizione dei satelliti, e gli orologi atomici all'idrogeno PHM (Passive Hydrogen Maser). Il PHM di Leonardo e' il piu' accurato orologio atomico mai realizzato per applicazioni di navigazione satellitare poiche' arriva ad accumulare un errore di appena un secondo ogni tre milioni di anni. Ne vengono installati 2 su ciascuno dei satelliti Galileo e ne sono il vero cuore. Infatti, poiche' spazio e tempo sono uniti nella determinazione di una posizione geografica, una migliore misura del tempo corrisponde ad una localizzazione piu' accurata. Leonardo ha inoltre partecipato con successo alla fase di Sviluppo e Validazione in Orbita (IOV) di Galileo con il proprio ricevitore per il servizio Public Regulated Service (PRS), dedicato a enti governativi e operatori con speciali requisiti di sicurezza, per cui sta adesso rilasciando gli esemplari per la sperimentazione operativa. (AGI)
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