Milano - Nuova linfa per la ricerca del Policlinico grazie alla Fondazione Sviluppo. Quest'ultima ha lanciato un bando di vendita che si e' concluso ieri con l'aggiudicazione di 2.394 pioppi da taglio, che si trovano nella provincia di Lodi, per 92.352 euro, di cui 46.176 euro saranno devoluti alla ricerca del Policlinico, come da Statuto, e l'altra meta' agli affittuari, come previsto dai contratti in essere. Da sempre la coltivazione di pioppi da taglio ha caratterizzato l'agricoltura lombarda ed e' diventata un'eccellenza italiana, riconosciuta anche a livello internazionale. I pioppi sono alberi 'utili', crescono velocemente, sono incredibilmente resistenti e si integrano facilmente con altri impieghi della terra, una versatilita' che li rende ideali per la zootecnia e per l'agricoltura. Cosi' si radico' la tradizione - nelle cosiddette tare, le zone in cui non era possibile seminare riso, mais e frumento - di coltivare pioppi. Tale prassi si e' tramandata anche nei contratti di affitto stipulati dal Policlinico: nei vecchi contratti, infatti, l'ospedale doveva fornire un certo numero di pioppelle agli affittuari che si facevano carico della loro coltivazione. Una volta maturi, i pioppi venivano venduti e i proventi suddivisi equamente tra conduttore e proprieta'. I nuovi contratti di affitto non prevedono piu' tale clausola, ma siccome nel passato le vendite dei pioppi non sono state effettuate, Fondazione Sviluppo ha provveduto ad adempiere questo obbligo contrattuale, indicendo lo scorso 21 settembre un bando dedicato che prevede ferree regole di tutela ambientale, con i conduttori tenuti a impiantare nuovi pioppi in sostituzione di quelli tagliati. Con l'aggiudicazione alle ditte Casilegnami di Offanengo (CR) e Toninelli di Somaglia (LO), Fondazione Sviluppo ha raggiunto 3 risultati: la destinazione della spettante quota di vendita di 46.176 euro alla ricerca del Policlinico; una regolarizzazione amministrativa del patrimonio rurale di proprieta' del Policlinico affidato in gestione a Fondazione Sviluppo; infine, prevedendo il rimpianto di nuovi pioppi, un contributo alla salvaguardia ambientale. (AGI)