Milano - Riescono a mettere le cellule del sistema immunitario una contro l'altra, ed e' per questo che alcuni virus riescono a superare indenni le difese del nostro organismo. Per la prima volta, un gruppo di ricercatori del San Raffaele di Milano, e' riuscito a vedere con un microscopio "in vivo" il 'trucco' con cui i virus ingannano il sistema immunitario umano. In un articolo pubblicato sulla rivista 'Science Immunology', i ricercatori guidati da Matteo Iannaccone hanno svelato un meccanismo utilizzato da alcuni tipi di virus per mettere fuori gioco il sistema immunitario e permanere all'interno dell'organismo piu' a lungo. Questa strategia potrebbe spiegare la capacita' che hanno alcuni virus come l'HIV, l'Epatite B e l'Epatite C di evadere la risposta del sistema immunitario. Per la scoperta, i ricercatori hanno usato una rivoluzionaria tecnica di microscopia in vivo (la microscopia intravitale), che ha consentito di osservare dall'interno e in tempo reale come si comportano le cellule del sistema immunitario in azione.
"Siamo andati a osservare con la microscopia intravitale (che riesce cioe' a osservare i tessuti direttamente nell'organismo e non su una provetta) cosa accade nei linfonodi, dove normalmente i linfociti B si attivano per produrre gli anticorpi. L'obiettivo era capire cosa va storto nel funzionamento della risposta immunitaria", spiega Matteo Iannacone, a capo dell'Unita' di ricerca in Dinamica delle Risposte Immunitarie nella Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie Infettive del San Raffaele.Grazie alla microscopia intravitale i ricercatori hanno visto che questi virus sono capaci di richiamare nei linfonodi una popolazione particolare di cellule del sistema immunitario - i monociti infiammatori - e di scatenarle contro i linfociti B, uccidendoli: questo blocca la produzione di anticorpi, che a sua volta permette la proliferazione del virus. "Una volta identificato il meccanismo che i virus sfruttano per persistere nell'ospite - dice Iannacone - abbiamo provato a intervenire direttamente sui monociti infiammatori che sembravano ostacolare la risposta immunitaria e abbiamo scoperto che eliminandoli, impedendone l'arrivo nei linfonodi o ancora disattivandone la funzione, si ripristina una corretta risposta immunitaria: i linfociti B riescono di nuovo a produrre anticorpi cosi' da eliminare il virus". Lo studio potrebbe avere applicazioni anche nella progettazione dei vaccini, il cui obiettivo e' appunto indurre la produzione degli anticorpi: capire come alcuni virus sono in grado di impedirla puo' aiutarci a disegnare vaccini migliori. (AGI).