di Stefano Barricelli e Giorgio Baglio
Roma - Connettersi a reti wi-fi pubbliche, aprire link ricevuti via sms, o file allegati contenuti in una email, navigare su siti infetti. Sono alcune delle trappole per possono portare al furto di dati personali dal proprio smartphone: foto, video, contatti, numeri di carte di credito. Per sensibilizzare sul tema della cyber-security è stata lanciata la Mobile Malware Campaign, nell'ambito delle iniziative dell'European cyber security month. "Il vostro dispositivo mobile è lo strumento per accedere ai vostri dati privati e al vostro denaro", è l'avvertenza inserita nel video che mette in guardia sui principali rischi per chi usa uno smartphone, "imparate come mantenere il vostro dispositivo sicuro".
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Il progetto, patrocinato dall'Europol e guidato nel nostro Paese dalla Polizia postale e delle comunicazioni, vede l'adesione di 21 Stati membri dell'Ue (Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Irlanda, Italia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna e Regno Unito), 3 al di fuori dell'Unione (Colombia, Norvegia e Ucraina), società di servizi finanziari, di sicurezza in Internet e altri partner.
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In Italia, la Polizia delle comunicazioni ha esteso l'offerta di partenariato alla principali aziende operanti nel settore della telefonia e della sicurezza informatica (Fastweb, Gcsec, Kaspersky Lab, Poste Italiane, Norton By Symantec, Vodafone, Wind). La Polizia postale e i partner coinvolti 'viralizzeranno' tutto il materiale informativo sui propri siti e canali di comunicazione, accessibili sia ai propri dipendenti all'interno delle rispettive organizzazioni, sia a tutti gli utenti, per consentire tanto alle imprese quanto ai semplici cittadini di evitare di diventare potenziali vittime e proteggere se stessi semplicemente seguendo i suggerimenti forniti nell'occasione.
"Come protagonisti istituzionali nella sicurezza informatica, siamo convinti che contribuire a rendere il web più sicuro sia un nostro obiettivo primario, per favorire uno sviluppo sostenibile della rete e dei suoi servizi a beneficio di tutti gli utenti - ha spiegato Roberto Di Legami, direttore del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni -. Questo non può che realizzarsi attraverso la diffusione di una cultura globale della sicurezza in rete, in collaborazione con le aziende, come quelle presenti al nostro fianco, e con tutti coloro che si occupano di sicurezza informatica. Crediamo infatti che la lotta contro la criminalità informatica sia una responsabilità di tutti, che deve essere congiuntamente affrontata sia dal settore pubblico che privato". (AGI)