Roma - La riforma della sanità del territorio e' uno dei tasselli decisivi per il futuro del nostro Servizio sanitario nazionale. Lo ha ribadito il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel messaggio di saluto indirizzato al 49esimo congresso nazionale del Sumai-Assoprof, (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalita' dell'Area Sanitaria) dal titolo "Cronicita', invecchiamento e crisi. Il ruolo della specialistica territoriale in risposta ai nuovi problemi ed alla nuova riorganizzazione del Ssn". Il ministro ha sottolineato che "la riorganizzazione della sanita' territoriale rappresenta una delle priorita' per il nostro Servizio sanitario nazionale con l'obiettivo di realizzare una sanita' piu' vicina ai nuovi bisogni del cittadino. Le Cure primarie rappresentano, infatti, il primo livello di contatto con le persone, della famiglia, con la comunita' del Servizio sanitario nazionale".
"L'esigenza di un cambiamento strategico del ruolo dell'ospedale, che dovra' perdere le sue caratteristiche generaliste per diventare sempre piu' specializzato e attrezzato tecnologicamente per la cura delle malattie acute, e' ormai improcrastinabile - ha proseguito Lorenzin -. E in questo senso, e' pero' altrettanto forte l'esigenza di nuovi percorsi assistenziali territoriali, basati su un approccio multidisciplinare del paziente volto a promuovere e potenziare meccanismi di integrazione delle prestazioni sanitarie e sociali, con lo scopo di garantire una efficace continuita' delle cure. Lo scopo e' quello di costruire e garantire un'offerta di cura adeguata il piu' vicino possibile al domicilio del paziente e che sia in grado di rispondere ai nuovi bisogni di assistenza e di agire come strumento di controllo sulle eventuali riacutizzazioni o complicanze che spesso sono causa di inappropriati accessi ai servizi di urgenza". "In quest'ambito il ruolo della medicina specialista ambulatoriale svolge un ruolo decisivo - ha concluso - proprio nell'ottica della presa in carico delle cronicita' e nella costruzione di un sistema territoriale di cure integrato con le altre strutture del Ssn e le altre professionalita' sanitarie. Certamente, le sfide che la nostra sanita' ha davanti non sono facili e il cambiamento richiede impegno e sforzi elevati da parte di tutti". (AGI)
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